Per quanto la produzione in fatto di cucine comprenda proposte sempre più interessanti, la scelta si orienta nella maggior parte dei casi proprio sul bianco, declinato in tutta la gamma di sfumature: dal ghiaccio all’avorio, dal perla al panna, al bianco latte e non solo.

Composizioni candide, ma arricchite da finiture metalliche, vetro, inserti in legno, materiali hi tech: ingredienti indispensabili per comporre uno stile quasi “su misura” ed in combinazioni pressochè infinite.

Cucine su misura scaldate dal legno

Le superfici bianche e lisce interpretano un gusto essenziale che si addice bene agli open space. Per ammorbidire l’insieme, basta introdurre qualche elemento in essenza, con venature a vista che ne esaltano l’aspetto materico.

L’accostamento di bianco e legno dà vita ad ambienti discreti ed al tempo stesso sofisticati. Le ultime tendenze vedono protagonista il rovere naturale, un’essenza pregiata dalla tonalità giallo miele, che non appesantisce le composizioni e si accosta con facilità a diverse nuance.

E’ un legno che viene spesso impiegato anche per i rivestimenti a pavimento: un altro punto a suo favore, perchè permette di realizzare soluzioni d’arredo stilisticamente e cromaticamente equilibrate. Materiale “vivo” e super-ecologico, nel tempo, se esposto alla luce del sole, può cambiare colore. Ma esiste anche l’alternativa dècor, inalterabile e più economica, che si ottiene con diversi tipi di laminato.

Nelle cucina su misura è possibile anche avere il piano snack, il “pezzo forte” delle cucine open perchè raccorda living e zona pranzo rispondendo al meglio ai nuovi stili di vita che puntano su una convivialità meno formale. Se è in legno o effetto legno, va privilegiato il forte spessore che valorizza le caratteristiche del materiale.

Alleati del piano snack sono indubbiamente gli sgabelli, comodi, pratici e della giusta altezza. Ideali per consumare un pasto veloce!

Si consiglia di puntare su modelli con lo schienale (anche mini), leggeri e maneggevoli. Se l’altezza è fissa, la seduta deve essere 25-35 cm più bassa del piano.

Cucine su misura: dalle sfumature candide ad altre tonalità

Esiste un’intera palette di bianco e le diverse tonalità possono variare a seconda del materiale e della finitura del mobile. La tendenza è proprio quella di mixarle, alternando anche elementi lucidi ed opachi per ottenere un particolare gioco di volumi.

Nella scelta del rivestimento per la cucina conta soprattutto l’aspetto pratico: serve un materiale resistente e facile da pulire. Se la cucina è aperta sul soggiorno, nasce poi la necessità di coniugare praticità ed estetica.

Una buona soluzione sono le piastrelle in gres, che hanno alte prestazioni tecniche e sono in grado di riprodurre l’aspetto di materiali naturali come marmo e legno. In grande formato limitano i segni delle fughe, così si ottengono piani uniformi, ideali nelle zone giorno.

Per chi non vuole rinunciare al parquet, sono consigliati legni duri e resistenti a calpestìo, urto ed umidità. Tra questi, teak e merbau (utilizzati anche per arredi nautici) ed il più comune rovere. Perfette anche le resine, in tante varianti di colore ed adatte in ambienti umidi.

Inserire moduli a giorno contribuisce ad alleggerire visivamente le composizioni di grandi dimensioni. Così come l’utilizzo di ante di vetro che riparano il contenuto lasciando però gli oggetti più belli a vista.

Quando la zona cottura è collocata su un’isola o una penisola, la cappa può essere anche un vero e proprio punto luce a soffitto. Ci sono infatti apparecchi doppia funzione che, alle elevate performance tecniche (sia come lampade sia come aspiratori), uniscono un design di alto livello.

Consigli utili su come personalizzare cucina su misura

Per personalizzare composizioni su misura, se il tuo obiettivo è quello di vivacizzare, occorre puntare su dettagli mirati, come moduli cromaticamente a contrasto. Oppure semplici profili neri per enfatizzare stile rigoroso e gioco grafico.

La scelta del bianco amplifica la luminosità degli ambienti e tra l’altro trasmette un senso di pulizia ed igiene. Ma affinchè la cucina risulti funzionale ed armoniosa, è necessaria un’illuminazione artificiale strategica, che risponda ad una pluralità di esigenze.

Prima di tutto bisogna pensare a quella generale: servono uno o più punti luce centrali, da abbinare a piantane ed applique nel caso di cucine a vista. Per quanto riguarda la zona operativa, invece, è fondamentale illuminare bene il piano di lavoro: per le composizioni in linea, sono ideali le strisce a led sottopensile, mentre sopra isola e penisole vanno previste lampade a sospensione. Stesso tipo di illuminazione anche per il tavolo, possibilmente con una fonte di luce diretta.

Sul piano cottura, in genere, è sufficiente quella fornita dalla cappa, ma se ne dovesse servire un’aggiuntiva, la soluzione più immediata sono le strisce a led a batteria.

Riguardo i pensili, se hanno dimensioni, formato e finiture differenti, rispondono meglio alle diverse esigenze di contenimento. Regalano inoltre alla composizioni un aspetto più vario e dinamico che ben si accorda ai nuovi living.

Per inserire una nota cromatica, anche in una cucina già esistente, basta aggiungere uno o più scaffali. Vanno bene anche small size: trovano facilmente posto su una piccola porzione di muro e si possono integrare nel tempo. Per quanto sono piccoli, sono sempre utili per riporre barattoli, tazze, bicchieri e libri.

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