Pensate che i tetti in paglia siano solo una nota di folklore tipica dei cottage inglesi?

Ebbene, vi sbagliate.

Questa tipologia di tetto, infatti, è diffusa non solo nelle isole britanniche, ma in tutto il mondo, dall’Europa all’Asia, Italia compresa.

Nel nostro Paese, i tetti in paglia si trovano sia nelle costruzioni tradizionali rurali di Veneto, Piemonte, Lombardia e Trentino Alto Adige sia nelle due isole maggiori, con il pagghiaru tipico delle zone montane e agricole della Sicilia e con le case di falasco in Sardegna, in particolare nella penisola del Sinis.

Tetti in paglia­: i miti da sfatare

Prima di prendere in esame le diverse tipologie di tetti in paglia nel mondo, è bene abbattere alcuni tabù legati a questo metodo di costruzione:

  • Al fuoco! È vero: la paglia prende fuoco facilmente. Ma questo vale per i tetti in paglia di centinaia – se non migliaia – di anni fa. Oggi, prima della posa, la paglia da utilizzare per i tetti viene impregnata con prodotti specifici, chiamati ritardanti di fiamma che la rendono infiammabile al pari dell’Ondulin.
  • Roditori party. Avete il terrore che topi e ratti si insinuino in casa attraverso il tetto? Niente paura: grazie alle moderne tecniche di posa, il rivestimento rimane estremamente compatto. Di conseguenza, non possono insinuarsi al suo interno né roditori né umidità in eccesso.
  • Case povere. Certo, un tempo le case con i tetti in paglia erano quelle del popolo. Oggi, però, le cose sono cambiate e, anzi, abitare in una casa con tetto in paglia è segno non solo di agiatezza ma anche di originalità.

Tetti in paglia: i vantaggi

Come accade per diversi tipi di rivestimento, anche i tetti in paglia presentano vantaggi e svantaggi.

Concentriamoci, intanto, sui primi.

  • La paglia è green e sicura per la salute umana, perché non contiene sostanze nocive;
  • Il tetto in paglia è molto resistente e, al tempo stesso, estremamente leggero, caratteristica che consente di non avere un peso eccessivo sulle travi in legno;
  • La paglia è un materiale economico;
  • I tetti in paglia contribuiscono a creare all’interno dell’abitazione un microclima favorevole, tenendo fuori il caldo in estate e il freddo e l’umidità in inverno.
  • Il tetto in paglia può durare senza necessità di interventi di manutenzione fino a 50 anni;
  • Essendo lavorata con ritardanti di fiamma sia esternamente che internamente, la paglia per i tetti è protetta dall’umidità e non penetra né acqua piovana né neve.

Tetti in paglia: i contro

Consideriamo ora gli svantaggi che comporta l’installazione di tetti in paglia.

Sono in realtà molto pochi e possono essere facilmente dribblati con un po’ di accortezza.

  • La paglia, soprattutto in Italia, è utilizzata ormai molto raramente per il rivestimento dei tetti, quindi è difficile trovare personale davvero competente in materia;
  • L’installazione dei tetti in paglia è piuttosto lunga e richiede come minimo due settimane;
  • Il tetto in paglia non è un veicolo per l’ingresso dei roditori in casa; tuttavia, può rappresentare un buon “letto” per accogliere i nidi degli uccelli. Per ovviare al problema, è possibile installare una griglia, che tuttavia penalizza il tetto a livello estetico.

Tetti in paglia nel mondo

I tetti in paglia sono diffusi in tutto il mondo, dai Paesi esotici, all’Europa.

Nella nostra Sicilia, per esempio, i tetti in paglia sono particolarmente diffusi nelle zone rurali, fin dalla preistoria.

Il pagghiaru siciliano si distingue per una pianta circolare o rettangolare attorno alla quale sorgono muri a secco in pietra e per il tetto, appunto, in paglia, a forma di capanna. Sulle Madonie, sui Monti Peloritani e nell’area dell’Etna è ancora possibile ammirare molte di queste costruzioni.

In Europa, tuttavia, i Paesi in cui i tetti in paglia vanno per la maggiore sono le isole britanniche.

Un tempo tipici delle abitazioni della classe povera, oggi stanno tornando di gran moda presso l’upper class britannica, grazie anche al rinnovato impulso della bioedilizia, unito al crescente desiderio di rivalorizzare le tradizioni architettoniche locali.

Nelle isole britanniche per il rivestimento dei tetti si utilizza solitamente paglia di grano o segale, raggruppata in fastelli che vengono poi fissati alle travi del tetto, ancorandoli con aste in legno e acciaio.

Gli strati vengono aggiunti uno sopra l’altro, un metodo che permette di riparare facilmente il tetto in caso di necessità e che preserva l’abitazione dalle condizioni meteo avverse tipiche di queste aree.

Le costruzioni con tetti in paglia sono diffuse anche in Germania, dove vengono utilizzati steli di paglia o canne e, nell’ultimo strato, aggiunto del brugo; in alcune isole della Frisia, inoltre, si possono ammirare i caratteristici tetti con colmo erboso. In Danimarca, invece, il tetto viene realizzato con travi e, come colmo, si impiegano delle alghe.