Classici o contemporanee, lineari o particolari, i serramenti non sono assolutamente secondari nel definire lo stile dell’abitazione.

Veri e propri complementi d’arredo che non perdono il ruolo elettivo di separazione degli ambienti, possono essere invisibili per creare scenari omogenei e lineari oppure essere impattanti per diventare fulcro dell’ambiente.

Meglio comunque scegliere un filo conduttore di stile e colore per evitare nella casa contrasti non armoniosi. Al momento dell’acquisto delle porte vanno valutati vari aspetti, oltre ovviamente ad estetica e funzionalità: devono attutire i rumori ed isolare termicamente. Vanno anche considerati lo spazio a disposizione, la modalità di apertura e, non meno importante, il prezzo, influenzato da materiali, dimensioni e finiture, soprattutto in caso di soluzioni realizzare su misura.

Quali sono i criteri da considerare nell’acquisto di una porta?

In primo luogo è bene conoscere la terminologia che riguarda i suoi componenti. Quindi si parte dai materiali ed infine si scelgono le finiture.

Le soluzioni sono infinite e risolvono qualunque esigenza di stile, grazie a lavorazioni hi-tech sempre in progress.

I componenti che costituiscono i serramenti

  • Anta: è il pannello che si apre e si chiude e che comunemente chiamiamo porta
  • Controtelaio: è detto anche falso telaio ed assume configurazioni diverse in base al tipo di porta. In quelle a battente serve ad assicurarla alla parete ed è un riquadro in legno applicato al vano porta, che fodera il muro lungo lo spessore. In una scorrevole è un elemento scatolare posto all’interno del muro ce accoglie l’anta mobile.
  • Telaio fisso: è la struttura che copre il controtelaio e crea una cornice rifinita intorno al vano. E’ formato dal traverso (in alto) e dai montanti (ai lati). I tre pezzi sono uniti agli angoli con giunti ad incastro.
  • Coprifili: sono detti ance stipiti e sono gli elementi longitudinali usati per coprire le interruzioni tra telaio, controtelaio e muro.
  • Cerniere: collegano il telaio con l’anta stabilendone il senso di rotazione. Possono essere visibili o a scomparsa e sono importanti per e caratteristiche di resistenza, durata e qualità estetica.
  • Guarnizioni: sono costituite da materiale comprimibile che assicura la tenuta della porta. Poste tra anta e telaio, sono importanti per isolare ed attutire gli urti del pannello.
  • Maniglia: è l’elemento che permette di aprire la porta ed è spesso completa di placca, fissata all’anta con viti.

Va scelta insieme alla porta, coordinata oppure a creare un contrasto. Realizzata in metallo, soprattutto ottone, deve essere pratiche da afferrare e con qualche dettaglio di stile, come forma o finitura.

Linee stilizzare e quadrate sono adatte per porte moderne, mentre forme più sagomate ed arrotondate si abbinano a modelli più classici.

Oltre al cromato lucido o satinato, molto attuali sono le finiture bronzo, brunito, rame o antracite; ideali da abbinare al legno ed ai laccati chiari. Classico è l’oro satinato.

Importante è il trattamento superficiale che, abbinato ad alcune finiture, ne aumenta la resistenza nel corso del tempo.

Oltre ai modelli con impugnatura, per le porte a battente, ci sono quelli specifici per le scorrevoli: ad incasso, con una vaschetta in cui inserire le dita per spostare l’anta o i maniglioni sporgenti per quelle esterno muro.

  • Serratura: non sempre è presente, ma può essere utile per garantire una maggiore privacy.

I materiali dei serramenti

Il legno ed il vetro sono i materiali privilegiati, a cui si aggiunge l’alluminio, soprattutto in combinazione con uno degli altri due.

Legno, un classico sempre attuale

Il legno sta bene in tutti i contesti e dona calore agli ambienti. Il telaio fisso può essere costituito da diversi materiali in funzione dell’impiego e della finitura: legno li stellare, multistrato di pioppo e pannelli mdf (medium density fibreboard).

Il telaio può essere rivestito con tranciati di varie specie legnose o laccato con speciali vernici.

Le ante non sono tutte uguali. Possono essere realizzate in tre diverse tipologie: tamburata, listellare o piena.

  • Anta tamburata: è composta da una struttura, in genere di abete, che funge da ossatura esterna ed all’interno da una struttura alveolare a nido d’ape che contribuisce a dare rigidità.

L’insieme viene poi inserito tra due pannelli di derivati del legno e finito in vari modi, sia in legno sia in laminato.

  • Anta listellare: è costituita da una struttura realizzata interamente con legno listellare e rivestita in laminato in legno.
  • Anta con anima piena: è formata da pannelli di materiale omogeneo composto da frammenti di legno o da multistrato di sfogliati di legno.

Vetro, in tutta sicurezza

Le porte di vetro possono essere con o senza telaio fisso di legno o metallico. Per il pannello anta può essere impiegato vetro temperato, stratificato o stratificato temperato (unisce le due lavorazioni): tutte soluzioni che garantiscono sicurezza.

Il vetro temperato viene trattato termicamente a 640 ° C con un processo di tempra e poi sottoposto ad un veloce raffreddamento che provoca uno shock termico che ne irrobustisce la struttura. In caso di rottura, i frammenti sono di piccole dimensioni e con bordi non taglienti, in modo da non presentare rischi per le persone.

Il vetro stratificato è ottenuto dall’unione di due o più lastre di vetro 3 mm, incollate su una pellicola di materiale plastico trasparente, il pvb (polivinilbutirrale). In caso di rottura, i frammenti restano attaccati a questo strato, senza frantumarsi in schegge pericolose.

Metallo, utilizzato per le parti strutturali

In genere si tratta di alluminio, materiale leggero e riciclabile che viene utilizzato per le parti strutturali, ovvero telaio e controtelaio, in abbinamento a porte in vetro oppure in legno.

Meno frequenti le versioni con anta piena in alluminio o acciaio, adatte per chi preferisce qualcosa di tecnologico e soprattutto per vani di collegamento con box auto, cantina, ripostiglio.

Finiture: dalla classica a quella laccata

La scelta delle estetiche è molto ampia per qualsiasi modello di porta, tanto che può cambiarne completamente l’aspetto: per esempio, una con finitura in legno può apparire più classica, se laccata in un colore vivace può sembrare più moderna e pop.

Per quanto riguarda il legno vengono proposte essenze di ogni tipo, lisce e con una o più bugne, una sorta di scanalatura che crea una cornice intorno ad una parte più aggettante.

Da elemento molto classico, le bugne sono un modo per caratterizzare l’anta, più contemporanee se l’anta è laccata.

L’anta non risulta liscia anche in caso di decori ad intaglio o di pantografature, eseguite con macchinari che creano differenze di spessore. Soluzioni che rendono particolare la porta ma che ne aumentano il prezzo.

La laccatura opaca, più di tendenza o lucida, offe un’ampia gamma cromatica per abbinare la porta ad ogni stile di arredo. Laccata può essere un’anta sia in legno sia in vetro, aumentandone il livello di privacy.

Il vetro è anch’esso disponibile in una vasta gamma di finiture, dal trasparente al satinato opaco, al sabbiato con effetto opalescente, fino ad arrivare a sottili tessuti inseriti tra le due lastre dell’anta. Anche in questo caso, più è particolare e più il costo aumenta.

Molte sono le proposte del mercato in melamminico, materiale sintetico che crea una superficie decorativa sulla porta e che può ricreare qualsiasi finitura, anche il legno con un effetto molto realistico. Il costo inferiore, con un buon rapporto qualità e prezzo.