Negli ultimi anni ha preso sempre più piede la tendenza a considerare il bagno non solo un locale di servizio ma un vero e proprio ambiente domestico dotato di tutti i comfort e curato in ogni dettaglio.

Tra gli elementi più importanti di un bagno ci sono indubbiamente i sanitari, da personalizzare secondo il proprio gusto e il proprio stile, cercando il più possibile di coniugare estetica e funzionalità.

Ma quando cambiare i sanitari del bagno?

Senza dubbio, nel momento in cui si decide per una ristrutturazione del locale.

Ma non solo: con un po’ di attenzione, è facile cogliere segnali dai quali evincere che è arrivato il momento di procedere alla sostituzione di questi componenti.

Quali sono?

Scopriamolo insieme!

Quando cambiare i sanitari del bagno: i segni che il WC deve essere sostituito

Per capire quando cambiare i sanitari del bagno, cominciamo da uno degli elementi fondamentali di questo locale, e cioè il WC.

Premesso che la durabilità di un water varia a seconda di fattori come il modello, il materiale con cui è realizzato e l’usura, si consiglia di sostituirlo in ogni caso dopo 25 anni di utilizzo.

Un altro segnale che è tempo di pensare a un nuovo WC consiste nel trovare dell’acqua alla base, che potrebbe essere stata causata da una crepa nel serbatoio.

Crepa che può essere visibile oppure no (in questo caso è consigliabile rivolgersi al proprio idraulico di fiducia, che effettuerà un’ispezione più approfondita).

Tasto particolarmente dolente sono poi le perdite, ancora più subdole delle crepe: nel caso in cui interessino il WC, possono passare inosservate per mesi e mesi.

Come si scopre la perdita?

Purtroppo, nella maggioranza dei casi guardando la bolletta, dalla quale si riscontra un consumo eccessivo di acqua.

Nel caso di un vecchio WC che perde, dunque, un’immediata sostituzione rappresenta l’opzione più sicura ed economica.

Un ultimo indizio che segnala la necessità di cambiare il water è l’acqua che scorre in continuazione, problema che, oltre a causare un rumore fastidioso, comporta anche un grande spreco di acqua.

La causa più comune è da ricercarsi nella mancata tenuta della valvola a cerniera: a volte basta sostituire solo quest’ultima per rimettere in funzione il WC normalmente; altre, invece, è necessario acquistare un nuovo sanitario.

In generale, per quanto si voglia evitare fino alla fine la sostituzione dei sanitari, il suggerimento è di arrendersi con le riparazioni se queste si ripetono ogni due settimane circa.

Quando cambiare i sanitari del bagno: la sostituzione del lavandino

Quando cambiare i sanitari del bagno?

Come per il WC, anche per quanto riguarda il lavandino ci sono alcuni indizi che non bisogna trascurare e che segnalano chiaramente la necessità di sostituire questo elemento.

Il primo dei segnali cui prestare attenzione è la presenza di muffa sotto il lavandino, un problema da non sottovalutare per alcuna ragione.

La muffa, infatti, in bagno come in altri ambienti della casa, è sempre sintomo di qualcosa che non va e, oltretutto, peggiora la salubrità degli ambienti domestici.

In molti casi, la presenza di muffa attorno al lavandino del bagno è legata a una perdita in corso e spesso la sostituzione del pezzo rimane l’opzione più economica.

Quello che in molti non sanno è che, nelle case vecchie, la formazione di muffa molte volte dipende proprio dal design del lavandino: meglio allora sostituirlo con un modello più recente e maggiormente performante.

Un altro campanello d’allarme per cui occorre pensare alla sostituzione del lavandino del bagno è costituito dalla presenza di crepe o comunque di danni all’elemento, per cui si rende necessario cambiarlo con un modello nuovo.

Quando cambiare i sanitari del bagno per dare più valore alla tua casa

Nel momento in cui ci si interroga su quando cambiare i sanitari del bagno bisognerebbe riflettere non solo sulle condizioni dei diversi elementi, come WC, lavandino o bidet, ma anche sul valore che possono conferire alla tua casa in generale.

Mettiamo che si decida di mettere in vendita la propria abitazione: sicuramente i potenziali acquirenti ispezioneranno ogni stanza con attenzione, valutandone pregi e difetti.

Nonostante si possa rimanere affascinati da un ampio salotto o da una spaziosa camera da letto, spesso le compravendite di immobili si giocano proprio sulla funzionalità e il comfort offerti dai locali “utili”, come la cucina o il bagno.

Va da sé che presentare sanitari in ordine e ben funzionanti costituisca un indubbio valore aggiunto per concludere una vendita nella maniera più soddisfacente.