Hai appena fatto installare una caldaia nella tua abitazione? Soprattutto in questi mesi invernali è necessario prendere in mano la situazione e contattare un manutentore caldaia esperto.

La manutenzione della caldaia va effettuata ogni anno.

Caldaia: caratteristiche e differenze di ogni tipologia

Esistono diverse tipologie di caldaie, da scegliere in base alle proprie esigenze:

  • Caldaie elettriche, una soluzione molto comune. Esse funzionano prelevando l’energia dalla rete elettrica principale ed utilizzandola per riscaldare gli elementi all’interno della caldaia.

Quando l’acqua passa sopra gli elementi, si riscalda e circola nel riscaldamento centrale. Si tratta di una tipologia di caldaia più sicura, in quanto non brucia alcun combustibile e non produce fumi o gas come il monossido di carbonio.

I vantaggi di una caldaia elettrica sono la facilità di manutenzione e di intervento, la semplicità di installazione, l’assenza di un camino o di un deposito di combustibile e l’efficienza.

  • Caldaie a condensazione. Questa tipologia di caldaia fa passare il gas caldo attraverso una camera centrale che riscalda l’acqua. Una seconda camera viene utilizzata per riscaldare l’acqua attraverso il calore rimanente che ritorna nel sistema di riscaldamento.

Esistono diverse tipologie di caldaie a condensazione ed una delle più diffuse è la caldaia combinata.

Una caldaia combinata presenta un’unità per l’acqua calda ed un serbatoio per l’acqua fredda nella stessa unità ed è più facile da installare. Essa garantisce inoltre una fornitura costante di acqua calda, evitando di dover aspettare che il serbatoio si riscaldi.

L’ unico problema che si può incontrare con le caldaie combinate è che non possono produrre grandi quantità d’ acqua, il che significa che si otterrà la massima pressione solo attraverso un rubinetto alla volta. Ciò è dovuto alle dimensioni delle unità del boiler combinato.

  • Caldaie a gasolio. Quando le case non sono collegate alla rete del gas metano e quando diviene difficile procurarsi il pellet o la legna, come alternativa si può utilizzare una caldaia a gasolio. Queste tipologie di caldaie funzionano in modo simile alle caldaie a gas, ma utilizzano il gasolio per creare acqua calda. L’acqua viene poi pompata nei radiatori della casa.

Queste caldaie sono leggermente più costose delle caldaie a gas. Erano un sistema di riscaldamento presente nelle case degli anni ’70. Oggi però la tecnologia ha fatto passi da gigante rendendole poco inquinanti ed economiche ed, abbinandole a dei pannelli solari, si riesce a creare un impianto di riscaldamento efficiente ed abbastanza economico.

  • Caldaie a biomassa. Questa tipologia di caldaia utilizza pellet, tronchi o trucioli di legno per riscaldare l’acqua.

Come le caldaie a gasolio, queste caldaie sono adatte a chi ha la casa scollegata dalla rete del gas metano.

Una forma di sistema di riscaldamento a biomassa è la stufa a legna. Le stufe a biomassa tendono ad essere più grandi delle caldaie a gas o a gasolio e, se si vuole installare una di queste, è necessario un camino o una canna fumaria e sono necessarie le autorizzazioni edilizie.

Quali sono i controlli caldaia obbligatori?

 I controlli che il tecnico professionista effettua sulla caldaia sono i seguenti:

  • Ispezione visiva. Il tecnico ispeziona visivamente la caldaia, pulisce e, se necessario, regola i componenti. Cerca eventuali segni di danni identificando possibili segni di sofferenza immediatamente visibili.
  • Funzionamento e controllo. La caldaia è dotata di una serie di controlli e dispositivi di sicurezza che verranno verificati per appurarne il corretto funzionamento. Il tecnico deve accertarsi del corretto funzionamento di tutte le funzioni della caldaia.
  • Fumi e scarichi di combustione. Il tecnico controlla lo stato generale, la terminazione ed il percorso della canna fumaria, ovvero il tubo che collega la caldaia all’esterno dell’abitazione. Si accerta che non vi siano ostruzioni nei terminali della canna fumaria e che la stessa sia montata in modo sicuro.
  • Pulizia dei componenti principali della caldaia. Durante l’ ispezione alla caldaia, il tecnico rimuove, ispeziona e pulisce i componenti principali della caldaia assicurandosi che siano adatti allo scopo e che non presentino difetti evidenti. Controlla il bruciatore principale, lo scambiatore di calore, le vie di scarico e i perni di accensione.

Durante l’ ispezione della caldaia, il tecnico effettua i controlli dei seguenti elementi:

  • Il dispositivo di rilevamento della fiamma e il suo corretto funzionamento
  • Fiamma pilota ed eventuali cavi e sonde
  • Termostato di limite alto
  • Funzionamento della caldaia
  • Fornitura di una ventilazione adeguata
  • Efficacia della canna fumaria
  • Controlli del riscaldamento
  • Collegamenti elettrici
  • Posizione della caldaia e dei materiali combustibili vicini
  • Flusso di gas e pressione
  • Dispositivi di sicurezza
  • Guarnizioni

Al termine delle verifiche il tecnico si accerta che la caldaia funzioni correttamente. Tutti i comandi o le impostazioni modificati durante l’assistenza saranno riportati alle impostazioni scelte dal cliente o lasciati in modo che il cliente possa regolarli  in totale autonomia.

Le verifiche obbligatorie della caldaia

Le verifiche obbligatorie da fare alla caldaia sono due:

  • la prima riguarda la manutenzione ordinaria, essenziale per garantire il corretto funzionamento e le buone prestazioni della tua caldaia. Per questo tipo di manutenzione la frequenza viene riportata dai produttori all’interno dei libretti d’uso della caldaia. La periodicità della manutenzione è fissata dal fabbricante e riportata nel libretto d’istruzione, ma in genere la manutenzione e pulizia caldaia è annuale. Dopo aver effettuato i controlli il manutentore caldaia ti consegnerà un report sulle verifiche e, soprattutto, dovrà compilare il libretto dell’impianto.
  • La seconda verifica è il controllo dell’efficienza energetica o “prova fumi”, che deve essere eseguita obbligatoriamente con cadenze prestabilite. Per le caldaie autonome di casa, che ovviamente hanno potenze inferiori ai 100 kW, la frequenza varia in base al tipo di combustibile.
    Se la caldaia è alimentata con combustibile liquido o solido, come gasolio, pellet, legna, il controllo di efficienza deve essere effettuato ogni 2 anni.
    Per le caldaie alimentate a gas come, ad esempio, il metano o il GPL, il controllo va effettuato ogni 4 anni.

Quando è necessario sostituire una caldaia?

Una caldaia se, ben mantenuta, può avere una durata media di circa 15 anni. Sebbene una manutenzione annuale possa migliorarne la durata, una caldaia più vecchia deve lavorare di più per riscaldare la casa.

Se la tua caldaia necessita di essere sostituita, non puoi continuare ad utilizzarla perchè andresti incontro a costi maggiori visto che l’efficienza energetica è ridotta e si corre il rischio che non sia sicura.

Come impostare la caldaia per risparmiare sui costi in bolletta

Bastano alcune accortezze per ottenere un notevole risparmio sui costi di riscaldamento e beneficiare di un clima confortevole senza aggravare sulle spese.

Si tratta di:

  1. Mantenere la caldaia sempre in funzione. Accendere e spegnere la caldaia, comporta un maggior consumo di gas in quanto è proprio nella prima fase che la caldaia cercherà di raggiungere il più velocemente possibile la temperatura impostata. Nonostante l’elevato calore sprigionato dai termosifoni, la temperatura inizierà ad essere percepita come gradevole solo dopo 2-3 ore di funzionamento continuo ossia fino al riscaldamento delle pareti. Spegnere la caldaia al raggiungimento della temperatura e riaccenderla solo ad ambiente freddo, comporta un dover riscaldare nuovamente le pareti e dunque un maggior consumo di gas rispetto a quello necessario a mantenerle la temperatura gradevole. Lasciare la caldaia costantemente accesa, anche di notte, è un vantaggio sotto il profilo energetico. Essa lavorerà, infatti, alla minima potenza per mantenere costante la temperatura all’interno dell’edificio. In questo modo il motore della caldaia non viene sollecitato in continuazione, allungando la vita della caldaia stessa e richiedendo meno attività di manutenzione, i radiatori avranno bisogno di meno potenza per raggiungere la temperatura ideale. Ciò assicurerà una casa calda a qualsiasi ora della giornata.
  2. Regolare la temperatura di mandata. Una corretta regolazione della temperatura di mandata consente di limitare gli sprechi ed abbattere i costi in bolletta. La corretta temperatura dell’acqua calda sanitaria è quella compresa tra 45-55 °C.  La temperatura di mandata dei termosifoni va regolata tra i 50-60 °C. Se disponi di termosifoni in alluminio, puoi regolare la temperatura a 50/55°.
  3. Usare un termostato o un sistema di building automation. L’installazione di un cronotermostato è ormai d’obbligo per legge. Si tratta di un semplice sistema di termoregolazione che consente di gestire la temperatura dell’abitazione in modo centralizzato. Esso consente di regolare la temperatura che si desidera raggiungere all’interno dell’abitazione. La caldaia continuerà a funzionare finchè la temperatura impostata non sarà raggiunta, dopodiché effettuerà solo un lavoro di mantenimento della stessa. Al giorno d’ oggi è possibile trovare sul mercato termostati avanzati e sistemi di building automation che consentono di regolare temperature diverse stanza per stanza.
  4. Usare valvole termostatiche, dispositivi meccanici o elettronici che vengono installati sui termosifoni per interrompere o limitare la loro attività al raggiungimento di una precisa temperatura. Con le valvole termostatiche è possibile regolare la temperatura stanza per stanza, abbattendo i costi di riscaldamento anche del 30%. Integrate ad un sistema di building automation, le più moderne valvole termostatiche WiFi consentono un controllo avanzato anche da remoto.
  5. Scegliere la corretta temperatura di riscaldamento. Per risparmiare sui costi di riscaldamento, oltre una corretta regolazione della temperatura di mandata è necessario regolare la temperatura dell’ambiente. Per ottenere un buon comfort senza gravare sui consumi, si consiglia di impostare una temperatura di 18-20 °C che consente di beneficiare di un gradevole tepore senza eccedere sui costi.
  6.  Effettuare la manutenzione ordinaria della caldaia. La corretta manutenzione della caldaia consente non solo di preservare l’impianto ma anche di risparmiare sui costi. La manutenzione va effettuata con cadenza annuale da un tecnico specializzato che si occuperà di effettuare tutti i lavori necessari per mantenere la caldaia sempre efficiente oltre alla pulizia degli apparecchi. Si consiglia di richiederla prima e dopo la stagione invernale.

 

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