Le pareti provvisorie sono un’ottima soluzione per creare spazi flessibili all’interno di una casa o di un ufficio. Tuttavia, potrebbe essere necessario spostare una parete provvisoria per adattarla alle nuove esigenze o per ristrutturare l’ambiente.

Come spostare correttamente una parete provvisoria in modo sicuro ed efficiente

Una parete provvisoria è una struttura temporanea che viene utilizzata per separare o delimitare uno spazio in modo temporaneo. Questo tipo di parete può essere utilizzato in vari contesti in cui è necessario creare divisioni o aree separate per determinati scopi.

Di seguito consigli utili per spostare in modo corretto e sicuro una parete provvisoria:

  • Preparazione. Prima di iniziare a smontare o spostare la parete provvisoria, assicurati di svuotare l’area circostante e rimuovere qualsiasi oggetto o arredamento che potrebbe ostacolare il processo. Proteggi anche i pavimenti e le superfici adiacenti con teli o cartoni per prevenire danni durante lo spostamento.
  • Rimozione degli elementi di fissaggio. Le pareti provvisorie sono generalmente costituite da pannelli leggeri collegati tra loro da supporti o binari di fissaggio. Iniziano rimuovendo tutti gli elementi di fissaggio, come viti, bulloni o fermi. Utilizza un cacciavite o un’adatta chiave per svitare o allentare tali elementi e metterli da parte in modo sicuro, in quanto potrebbe servire in seguito.
  • Smontaggio dei pannelli. Una volta rimossi gli elementi di fissaggio, puoi procedere allo smontaggio dei pannelli della parete provvisoria. Inizia dal lato opposto a quello in cui desideri spostare la parete. Rimuovi i pannelli uno alla volta, facendo attenzione a non danneggiarli. Se i pannelli sono collegati tra loro tramite ganci o connettori, sgancia delicatamente ciascun collegamento.
  • Spostamento della struttura portante. Dopo aver rimosso tutti i pannelli, puoi concentrarti sulla struttura portante della parete provvisoria. Se la parete è costituita da binari, spostali lungo la nuova posizione desiderata. Se invece la parete è supportata da supporti o montanti, smontali e rimontali nella nuova posizione. Assicurati di posizionare la struttura in modo stabile e correttamente allineato.
  • Rimontaggio dei pannelli. Una volta che la struttura portante è stata spostata, puoi iniziare a rimontare i pannelli. Collega i pannelli uno alla volta, seguendo l’ordine originale o creando una nuova configurazione, a seconda delle tue esigenze. Assicurati che i pannelli siano saldamente fissati alla struttura e che siano allineati correttamente.
  • Verifica del lavoro ed eventuale rifinitura. Una volta completato il processo di spostamento, esegui una verifica visiva e fisica per assicurarti che la parete provvisoria sia stabile e sicura. Assicurati che tutti gli elementi di fissaggio siano ben serrati e che i pannelli siano correttamente allineati. Se necessario, eseguire eventuali regolazioni o aggiungere ulteriori elementi di supporto per garantire la solidità della struttura. 

Quali aspetti burocratici valutare prima di spostare una parete divisoria?

Per spostare una parete divisoria o anche per demolirla, è necessaria una pratica ad hoc a seconda della tipologia del setto stesso. Se si tratta di una struttura portante, cioè fondamentale per la statica dell’edificio, un professionista incaricato (architetto, ingegnere, geometra, che sicuramente può dirimere anche la questione in caso di dubbio) deve presentare una Scia, segnalazione certificata di inizio attività. Si tratta di una pratica articolata, la quale richiede anche un progetto statico firmato da un tecnico abilitato (ingegnere). Egli deve dimostrare la sicurezza dello spostamento grazie ad opportuni lavori di rinforzo strutturale del muro stesso, se si demolisce parzialmente o degli elementi circostanti che concorrono alla gabbia statica dell’ambiente e di conseguenza dell’intero edificio.

Se invece si intende spostare una parete non portante – solitamente più sottile – basta presentare all’ufficio tecnico del proprio comune una CILA, una certificazione di inizio lavori asseverata (sempre da parte di un professionista abilitato). Si tratta di una pratica più snella, la quale prevede che il tecnico si assuma la responsabilità di dichiarare la conformità delle opere alle normative vigenti.

Non serve alcuna pratica invece se si demolisce una parete non portante per ricostruirla nella medesima posizione (magari solo per ottimizzarne la qualità portante), poiché ciò rientra nelle opere di manutenzione ordinaria.

L’importanza di dichiarare la nuova parete divisoria

Una nuova parete non dichiarata, ovvero realizzata senza pratica edilizia, comporta una sanzione amministrativa, ma anche la demolizione in caso faccia parte di opere di manutenzione straordinaria più sostanziali.

E’ fondamentale fare la comunicazione al Comune, depositando una pratica edilizia in sanatoria e variare la relativa scheda catastale, che di per sé non è probatoria ma deve indispensabilmente essere conforme in caso di vendita della casa.

Spostamento di una parete divisoria, cosa comporta?

Spostare una parete divisoria modifica:

  • la metratura di una stanza. Lo spostamento di un muro comporta la variazione della superficie calpestabile delle stanze Ciò deve essere preso in considerazione, poiché possono modificarsi le dimensioni minime necessarie a ciascun ambiente affinché risulti abitabile. Le dimensioni sono richieste dalla normativa nazionale ma anche dai diversi regolamenti comunali.
  • Il rapporto aero-illuminante. Con lo spostamento di una parete, cambia di conseguenza anche il rapporto aero-illuminante, altro parametro indispensabile affinchè un locale sia abitabile. Si tratta del rapporto tra estensione del pavimento e superficie finestrata apribile. Quest’ultima deve essere capace di consentire un apporto medio di luce non inferiore a determinati valori. Deve essere calcolata detraendo eventuali impedimenti al passaggio della luce solare, come ad esempio lo sporto del tetto o un parapetto cieco.

Il risultato del rapporto per ogni stanza si ritiene soddisfatto quando non è inferiore a 1/8 (ovvero 0,125).

Le norme locali possono contemplare delle deroghe, considerando tipologie architettoniche e destinazioni d’uso particolari.

 

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