L’Italia è un Paese ricco di edifici storici.

Non si parla solo di palazzi, dimore patrizie e chiese, ma anche di appartamenti costruiti all’inizio del XX secolo nelle grandi città.

In un contesto come quello italiano, dunque, capire come ristrutturare un edificio storico rappresenta, per architetti, progettisti e imprese edili, una vera e propria sfida che tuttavia viene affrontata quotidianamente.

Come ristrutturare un edificio storico: l’equilibrio tra conservazione e innovazione

La prima cosa da sapere riguardo a come ristrutturare un edificio storico riguarda la ricerca del difficile equilibrio tra la conservazione delle caratteristiche architettoniche e decorative e la necessità di adeguarlo alle attuali certificazioni energetiche.

A tale proposito, è molto importante che venga fatto un lavoro di squadra, con una valutazione attenta e puntuale degli elementi che devono assolutamente essere conservati e di quelli che, invece, possono essere sacrificati per adattare l’edificio agli stili di vita attuali, anche attraverso l’installazione o la sostituzione di impianti che rispettino gli standard energetici contemporanei.

Come ristrutturare un edificio storico: ville e dimore nobiliari

I palazzi d’epoca, i castelli, le ville liberty e le dimore nobiliari costituiscono una parte essenziale del patrimonio urbanistico italiano e, proprio per questo, un loro ammodernamento deve essere effettuato con la massima attenzione anche ai più minuti dettagli.

Quando si tratta di capire come ristrutturare un edificio storico di questo genere, occorre innanzitutto valutare lo stato del tetto, delle pareti e degli impianti, cercando soluzioni per intervenire con precisione ed efficienza senza che le peculiarità distintive dell’immobile vengano sacrificate.

Nel caso del tetto, per esempio, solitamente in questo tipo di edifici è in legno, un materiale che, seppure elegante, resistente ed ecologico, è tuttavia maggiormente usurabile, anche perché all’epoca di costruzione dell’immobile non venivano utilizzati quei prodotti – oggi di uso comune – volti proprio a tutelare il legno dall’usura del tempo.

In questi frangenti, dunque, si può prendere in considerazione la possibilità di rifare il tetto ricorrendo ad altri materiali in grado di garantire una maggiore durabilità oppure di riproporre un tetto in legno ma adeguatamente trattato con prodotti specifici.

Anche gli impianti – dove presenti – hanno necessità di essere rimodernati e alcune stanze un tempo considerate solo come locali di servizio, come i bagni, oggi hanno conquistato una maggiore importanza all’interno della casa, trasformandosi in vere e propri ambienti di benessere e relax dotati di ogni comfort, sia dal punto di vista funzionale che sotto l’aspetto estetico.

La ristrutturazione di una dimora antica e patrizia può comportare anche degli interventi strutturali nei diversi ambienti, generalmente caratterizzati da soffitti alti e mura molto spesse: le condizioni ideali per realizzare soppalchi da adibire a camere, salottini o studi.

Andrebbero invece preservati il più possibile elementi di valore artistico-culturale, come pavimenti di pregio, affreschi o tramezzi in legno.

Come ristrutturare un edificio storico: un look moderno per gli appartamenti di inizio ‘900

Come ristrutturare un edificio storico?

La domanda non ha una risposta univoca, perché proprio l’oggetto della questione presenta un’ampia variabilità: un immobile può essere definito “storico” non solo se si tratta di un palazzo o di un castello, ma anche di un appartamento realizzato all’inizio o addirittura a metà del XX secolo.

Una tendenza molto comune nell’edilizia dei primi cinquant’anni del Novecento, per esempio, consisteva nel strutturare gli appartamenti con lunghi corridoi, sacrificando stanze come la cucina il bagno o addirittura il soggiorno per avere invece più spazio nelle camere da letto.

Oggi, però, le esigenze sono cambiate: in molti casi si predilige una soluzione di continuità tra cucina e soggiorno, creando uno spazio più aperto e luminoso; altre volte, invece, si valorizza la cucina come stanza a sé: soprattutto chi ha la passione per i fornelli, vuole un ambiente spazioso dove dar sfogo alla propria creatività.

Come accennato, inoltre, anche il bagno negli ultimi anni ha acquisito una crescente importanza e spesso la ristrutturazione rappresenta una preziosa occasione per rifarlo completamente in base ai gusti e alle esigenze dei padroni di casa.

Il corridoio, invece, rispetto al passato ha perso un po’ della sua importanza, in particolare per il fatto che può rubare preziosi metri quadri ad altri ambienti e togliere luminosità all’appartamento.

Come ristrutturare un edificio storico tipico di un territorio

Un discorso a parte va poi fatto su come ristrutturare un edificio storico tipico di una determinata area geografica, come può essere un maso del Trentino-Alto Adige o un trullo pugliese.

In questi casi, la regola da seguire consiste nel mantenere il più possibile inalterate le caratteristiche dell’immobile, intervenendo sulla sicurezza, la stabilità, la durabilità dei materiali e l’installazione di impianti moderni che assicurino all’edificio la corretta efficienza energetica.