Il comfort acustico è una condizione fondamentale per la qualità della vita domestica. Quando viene meno, si può intervenire con soluzioni mirate.

Una volta individuata la tipologia di inquinamento acustico da combattere e la causa, per esempio se proviene dall’esterno o dagli appartamenti adiacenti, resta da capire come e dove intervenire.

Le soluzioni per bloccare la propagazione delle onde sonore, o almeno per assorbirle, sono infatti numerose come l’aggiunta dell’isolamento dall’interno, la sostituzione dei vecchi infissi, la posa di materassini anticalpestio o di controsoffitti.

Il controsoffitto acustico Mono Acoustic di Rockfon è realizzato in lana di roccia e polvere di marmo. Può essere montato su una struttura sospesa (con pendinatura) o applicato direttamente sulla superficie, anche curva o inclinata. Si posa anche su pareti: nell’installazione verticale può essere usato in alternativa agli assorbitori murali a parete. A queste performance di assorbimento acustico si abbinano anche proprietà di contenimento energetico.

Le diverse fonti

  • Le vibrazioni. I rumori generati dalle vibrazioni di corpi nell’aria (detti aerei) vengono percepiti proprio attraverso l’aria, che diventa il veicolo di trasmissione dei suoni. Tra questi rumori, ci sono anche quelli provocati dalla voce e dalle trasmissioni radio e televisive, decisamente fastidiosi.
  • Le percussioni. Sono rumori che traggono origine da una sollecitazione meccanica a cui viene sottoposta una struttura o un elemento facente parte dell’edificio, come una parete o il solaio. Alla sollecitazione (quindi al colpo) segue una vibrazione che, imposta all’elemento rigido, si ripercuote nell’aria e viene percepita dall’apparato uditivo delle persone, sempre tramite via aerea. Alcuni rumori originati da percussioni sono quelli causati dallo spostamento di mobili, da porte chiuse con forza, dalla caduta accidentale di oggetti e dai passi.
  • Gli impianti. I rumori dovuti invece agli impianti tecnologici della casa e dell’edificio in generale sono forse i più complessi da definire e circoscrivere, in quanto possono originarsi in duplice forma, area o da percussione, per essere poi percepiti in forma aerea.

E’ il caso dei rumori dovuti agli scarichi, agli ascensori, agli apparecchi di ventilazione ed a quelli originati dagli impianti di riscaldamento.

La normativa

La legge quadro, che per la prima volta affronta il tema del rumore in Italia, è relativamente recente: è la 447 del 1995. A questa sono poi seguiti, mano a mano, i decreti attuativi per i vari ambiti, tra cui anche quello sulle caratteristiche acustiche che devono avere gli edifici, il D.P. C.M. 5/12/1997 (documento di riferimento nella normativa italiana per l’acustica in edilizia. Quest’ultimo definisce le prestazioni di isolamento acustico che gli edifici devono possedere.

Il rumore proviene dall’abitazione del piano sopra: quali sono le cause ed i rimedi consigliati?

Solitamente i rumori che si avvertono dall’appartamento posto al piano superiore sono quelli relativi agli impianti e di tipo impattivo. I suoni che propagano per via aerea, come la voce delle persone o l’audio della tv sono invece avvertibili più difficilmente.

I rumori causati dagli impianti sono dovuti perlopiù agli scarichi dei bagni; quelli di tipo impattivo, invece, sono causati dal calpestio e da sorgenti che trasmettono il rumore attraverso le vibrazioni (ne è un esempio la lavatrice). Questo tipo di rumore è detto “solido”.

Ai rumori dovuti alle tubazioni ed agli scarichi idrici non c’è rimedio, a meno di intervenire direttamente (con scassi a pavimento ed a livello delle pareti) per fasciare i condotti con idonee guaine fonoassorbenti o per sostituirli con quelli di nuova generazione, che sono silenziati.

Anche i rumori impattivi richiedono lavori ingenti e non sempre “fattibili”: risolutivo sarebbe intervenire sul pavimento del piano superiore per introdurre un materassino anticalpestio.

Phonmax Bs di Primate è un materassino per l’isolamento al calpestio specifico per massetti a basso spessore. E’ composto da uno strato di Primate Phonopro (3 mm di spessore di polietilene espanso a celle chiuse reticolato, appositamente studiato per l’isolamento acustico), accoppiato termicamente con la fibra poliestere termo gelata Phonotel. L’abbinamento dei due prodotti permette di ottenere elevati valori di abbattimento acustico al calpestio.

Come risolvere i rumori dell’appartamento adiacente?

In questo caso i problemi più ricorrenti di solito sono dovuti ai suoni che si trasmettono per via aerea ed agli scarichi.

I rumori per via aerea sono dovuti ad una mancata o errata progettazione delle pareti che separano le unità abitative. In genere, si riscontra che sono sottodimensionate ed anche costruite non correttamente. Per esempio, le tracce per le forassiti (i tubi corrugati flessibili all’interno dei quali si fanno passare i cavi) ed i fori per le prese, se sono realizzati nello stesso punto da entrambe le parti del muro creano una sorta di buco acustico.

Anche gli intonaci ed i materiali scelti possono non essere adeguati o applicati male.

Per rimediare, si procede dall’interno con una controparete isolante acusticamente (tamponamento in cartongesso accoppiato ad isolante). Si tratta di una soluzione spesso risolutiva, se dimensionata ed applicata correttamente, ma occorre mettere in conto la perdita di 10-15 cm nella stanza.

Negli edifici più vecchi può capitare che il rumore prodotto in casa si propaghi attraverso la porta di ingresso non blindata (andrebbe sostituita) e si amplifichi nel vano scale.

Da applicare all’interno, a parete ma anche a soffitto, Gypsotech Duplex dB-Lignum di Fassa Bortolo è un pannello isolante studiato per garantire la massima fono assorbenza in un volume minimo. La struttura è accoppiata: alla lastra di cartongesso Gypsotech viene unito un pannello in poliuretano, riciclato, dello spessore di 10 mm, rivestito su entrambi i lati con uno strato di tessuto non tessuto. Lo spessore totale non supera i 30-40 mm.

Se il problema acustico è interno all’appartamento, come si risolve?

Ci si trova in una situazione meno seria della precedente, soprattutto perché si può risolvere autonomamente.

I disturbi più frequenti sono solitamente di tipo impiantistico (scarichi ed impianti di climatizzazione dell’aria) o aereo e di trasmissione diretta a causa dello scarso isolamento tra due camere adiacenti.

Se per gli scarichi idrici si procede analogamente a quando il fastidio è dovuto ad altri, per gli impianti di climatizzazione la cosa più semplice (ma costosa) è sostituire i vecchi dispositivi con modelli recenti. Si tenga conto che alcuni tipi di impianti anche oggi risultano più rumorosi di altri, soprattutto se il “motore” è interno all’abitazione.

L’isolamento tra due stanze si aumenta invece con una controparete. Anche le porte interne sono importanti perché, se isolanti e posate bene, fanno la differenza.

Il rimbombo: un grande fastidio

In un’abitazione, i problemi dati dalla persistenza in una stanza di un suono (dovuta al riverbero sulle pareti) sono risolti spesso con l’arredamento.

Pareti parzialmente occupate con mensole o mobili favoriscono l’acustica all’interno della stanza. E’ utile sapere poi, che le superfici porose, morbide ed imbottite, contribuiscono ad attutire il suono e sono l’ideale per contrastare il rimbombo in ambienti particolarmente ampi ed alti.

Da questo punto di vista, anche il legno (parquet e boiserie) funziona bene, meglio delle piastrelle e del marmo.

Esistono poi speciali pitture adatte a rifinire le contropareti isolanti che possono essere aggiunte negli interventi di riqualificazione acustica.

Paintlac di MaxMeyer è lo smalto murale all’acqua che si applica direttamente su cartongesso, ideale quindi negli interventi di coibentazione acustica contro pareti.