La carenza di asili nido, quantomeno in Italia, è un problema che ha gravi ripercussioni sociali: sono molte, infatti, le donne che in mancanza di una struttura dove poter lasciare in sicurezza i figli piccoli scelgono di rinunciare al lavoro.

La buona notizia è che, nonostante quella del numero di asili nido presenti sul territorio nazionale rimanga una questione da affrontare in modo strutturale, attraverso una legislazione ad hoc, negli ultimi anni è aumentata l’offerta di asili nido privati, inclusi quelli famiglia, cioè quelli che si trovano all’interno di abitazioni private: un’opportunità per chi li gestisce di avere un lavoro gratificante senza doversi spostare da casa e per tante famiglie di poter contare su uno spazio a misura di bambino e su personale competente.

Scopriamo allora tutto quello che c’è da sapere per aprire un nido famiglia, dalla ristrutturazione all’arredo.

Aprire un nido famiglia, dalla ristrutturazione all’arredo: i requisiti

Per capire come aprire un nido famiglia, dalla ristrutturazione all’arredo, bisogna innanzitutto sapere quali sono i requisiti che i gestori devono soddisfare per poter intraprendere questo tipo di attività.

Premesso che, a livello nazionale, vige la clausola secondo cui non bisogna aver dichiarato fallimento in passato (chi era titolare di un’impresa che è fallita, dunque, non può aprire un nido famiglia), ogni regione ha un proprio regolamento riguardo ai criteri per l’apertura di un asilo nido familiare.

In generale, comunque, la tagesmutter deve essere in possesso di una laurea in scienze dell’educazione o scienze della formazione o, in alternativa, aver frequentato un corso di formazione specifico, che ha una durata variabile, dalle 200 alle 400 ore.

Il corso deve essere erogato da un ente riconosciuto e prevedere, nel programma formativo, un pacchetto di ore di tirocinio pratico presso nidi famiglia accreditati.

Aprire un nido famiglia, dalla ristrutturazione all’arredo: le caratteristiche dell’abitazione

Veniamo ora al fulcro della questione su come aprire un nido famiglia, dalla ristrutturazione all’arredo, e cioè le caratteristiche che deve avere l’abitazione entro le cui mura sarà adibito lo spazio.

In proposito, occorre innanzitutto sottolineare che non è necessario che la casa dove sarà allestito l’asilo equivalga al domicilio del gestore; di conseguenza, l’attività potrebbe essere svolta anche in altri locali che si hanno a disposizione, non per forza a casa propria.

Importanti sono invece parametri come la tipologia di abitazione e gli spazi in uso.

Per quanto riguarda gli spazi, per ogni bambino devono essere previsti almeno 4 metri quadri dove possa muoversi liberamente.

Tradotto in un esempio concreto, ciò significa che per 10 bambini c’è bisogno di una stanza di almeno 40 metri quadri dove l’insegnante può tenere i piccoli e svolgere attività insieme a loro.

Stanza che, tuttavia, deve essere strutturata a misura di bambino (per intenderci, non può essere un soggiorno tradizionale, con mobili e suppellettili): una caratteristica da tenere in seria considerazione nel momento in cui si ristruttura un’abitazione per adibirla a nido famiglia.

Aprire un nido famiglia, dalla ristrutturazione all’arredo: esempio di appartamento kids-friendly

Se vi state chiedendo come aprire un nido famiglia, dalla ristrutturazione all’arredo perché volete cambiare professione, optando per un lavoro sì impegnativo ma ricco di soddisfazioni, dovete sapere che l’abitazione in cui adibire lo spazio deve avere una struttura ben precisa (e dunque adeguare un’eventuale ristrutturazione ai requisiti necessari):

  • Sono vietati locali seminterrati, privi di aerazione e di illuminazione naturale;
  • Deve essere presente uno spazio di prima accoglienza – come può essere un ingresso – dove i bambini possono depositare giacche e scarpe;
  • La zona gioco deve essere sicura e priva di spigoli. L’ideale sarebbe ricoprire il pavimento con una superficie morbida, come un tappeto in gomma;
  • Ci deve essere un’area riposo, con appositi lettini;
  • Il bagno deve essere dotato di fasciatoio e vasini;
  • Deve essere presente una cucina dove consumare i pasti.

Aprire un nido famiglia, dalla ristrutturazione all’arredo: come arredare un asilo familiare

Un altro punto importante su come aprire un nido famiglia, dalla ristrutturazione all’arredo, riguarda appunto il tipo di arredamento più idoneo alla situazione.

Per quanto riguarda bagno e cucina, non sono da attuare grossi cambiamenti e, se il nido coincide con il domicilio dei gestori, a parte i mobili e gli accessori necessari per la fruizione del locale da parte dei bambini, si possono utilizzare quelli usati abitualmente dagli altri componenti della famiglia.

Viceversa, gli altri locali devono essere riorganizzati in base alle esigenze dei piccoli, con mobili adatti ai bambini dotati di spigoli arrotondati e realizzati con materiali sicuri e certificati.

Anche i lettini per la zona riposo devono essere scelti con cura, sia per quanto riguarda i materiali sia rispetto al comfort e alla sicurezza.