Riscaldare e raffrescare casa può costare molto, senza necessariamente raggiungere un buon grado di comfort. Capita se gli impianti sono datati, anche quando, di fatto, la vecchia caldaia è ancora funzionante.

Ma i sistemi tradizionali, oltre a non essere efficienti, inquinano molto. Esiste un modo per risparmiare sui consumi nel rispetto dell’ambiente e delle normative vigenti.

Installazione di generatori di calore di nuova generazione a Milano

Le Caldaie a condensazione sono caratterizzati da basse emissioni inquinanti ed alta efficienza (oltre il 100%). Queste sono le caratteristiche di questo tipo di apparecchi, indicati per riscaldare gli ambienti e l’acqua per gli usi domestici. Si tratta dell’unico modello di caldaia a poter essere immesso sul mercato.

Nei modelli tradizionali, il calore generato all’interno del bruciatore durante la combustione veniva disperso nell’atmosfera. Nel caso della caldaia a condensazione invece rimane in parte nei fumi di scarico. Il vapore acqueo in essi contenuto, raffreddandosi, raggiunge il “punto di rugiada” ed i fumi condensano; l’energia termica recuperata da questo processo, energia latente, viene trasmessa allo scambiatore di calore, dov’è tenuta l’acqua per il riscaldamento che, di conseguenza, si alza e viene quindi inviata al sistema di riscaldamento dell’abitazione (radiatori o impianto a pavimento).

Le caratteristiche della caldaie a condensazione

La caldaia a condensazione si compone di diversi elementi strutturali, nascosti dall’involucro metallico. Tra questi, il bruciatore, in cui il combustibile (gas) si miscela all’ossigeno innescando la combustione; lo scambiatore in acciaio, che trasmette il calore prodotto dalla combustione all’impianto di riscaldamento ed il sistema di regolazione, che ne gestisce il funzionamento.

Una caldaia di qualità utilizza materiali resistenti alla corrosione, come l’acciaio inox per lo scambiatore, in quanto la condensa è acida.

Le tipologie delle caldaie a condensazione

Esistono varie tipologie di caldaie a condensazione:

  • i modelli murali sono i più diffusi. Di dimensioni compatte, trovano facilmente posto nelle abitazioni, spesso tra i pensili della cucina.
  • apparecchi da esterno, realizzati con una struttura resistente alle basse temperature. Meglio però che siano collocate in uno spazio riparato.
  • caldaie a basamento, adatte nei casi in cui si richiede una grande produzione di acqua calda sanitaria. Dispongono infatti di un serbatoio d’accumulo di molti litri (fino a 200 o più). Hanno dimensioni importanti e trovano una migliore collocazione in abitazioni singole.

I vantaggi delle caldaie a condensazione

  • elevata efficienza energetica, con rendimenti oltre il 100%
  • basse emissioni di sostanze inquinanti (monossido di carbonio ed ossidi di azoto), grazie all’ottimale controllo del rapporto aria-gas, spesso di tipo premiscelato, che avviene nel bruciatore
  • consumi di gas ridotti del 30% circa rispetto ad un modello tradizionale
  • possibilità di abbinamento ad un sistema di pannelli solari, ma anche a pompe di calore, bollitori e sistemi di controllo a distanza.

La caldaia a condensazione lavora a temperature di ritorno più basse rispetto a quelle di vecchi impianti. Quindi è l’ideale con pannelli radianti o radiatori a bassa temperatura. Ovviamente può sostituire un modello tradizionale abbinato ad un impianto a radiatori piuttosto datato, ad alta temperatura, però l’efficienza non raggiungerà i valori massimi. E’ consigliabile impostare la temperatura a max 50-55°C.

Sostituzione caldaia a condensazione: gli step da seguire

E’ quasi sempre impossibile installare una caldaia a condensazione al posto di un modello tradizionale obsoleto o non più funzionante, a patto che vi siano gli allacciamenti alla rete elettrica ed al gas ed una canna fumaria ad uso esclusivo.

  • Si consiglia di collocare il nuovo generatore nella stessa posizione del precedente, per poter riutilizzare i tubi di allacciamento ed evitare costosi lavori sulla muratura.
  • Sostituire il tubo per lo scarico dei fumi con un modello in plastica e prevedere una piccola tubatura per smaltire la condensa in eccesso (ad esempio, nel lavandino se la caldaia è installata in cucina).

Efficientamento energetico ed ECOBONUS AL 65%

L’Ecobonus è invariato e riguarda le spese sostenute per l’efficientamento energetico dell’edificio, in particolare per:

  • sostituzione dell’impianto di climatizzazione invernale con una pompa di calore aria-acqua.
  • installazione di caldaie a condensazione, a condizione che siamo almeno in classe A ed abbinate a sistemi di termoregolazione evoluti, come termostato d’ambiente modulante, centraline e sonde esterne per la temperatura. E’ necessario che su ogni radiatore sia installata una valvola termostatica.
  • sostituzione scaldacqua tradizionali come modelli a pompa di calore, a patto che questi abbiano un COP (coefficiente di prestazione) uguale o superiore a 2,6.

Il limite di spesa detraibile è di 30.000€ e comprende tutto ciò che è inerente il lavoro, anche l’installazione. Il 65% della spesa sostenuta verrà recuperato in 10 anni, dall’Irpef, in rate di uguale importo.

Come per tutti i Bonus ed Ecobonus, il pagamento va fatto solo in forma elettronica e tutta la documentazione va inviata entro 90 giorni dalla fine dei lavori collegandosi quì.

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