Negli ultimi anni, complici gli effetti – ormai sotto gli occhi di tutti – che i cambiamenti climatici hanno prodotto, la lotta contro il surriscaldamento globale è diventata un argomento di pubblico interesse.

In questo contesto, è anche aumentata l’attenzione verso comportamenti più sostenibili, anche da parte delle aziende.

Una situazione che ha comportato un profondo mutamento all’interno del mercato: molte realtà, infatti, hanno decisamente virato verso una produzione più green e responsabile. Anche il mondo del design è stato interessato da questi cambiamenti ed è proprio per offrire una risposta concreta al problema dell’impatto ambientale delle attività umane che è nata una nuova, interessante branca della disciplina: l’ecodesign.

Ma che cos’è l’ecodesign?

In questa breve guida, cercheremo di dare una definizione chiara e completa di questo termine, corredandola con esempi concreti ed elencando i numerosi vantaggi che presenta.

Che cos’è l’ecodesign: definire una nuova filosofia di produrre

L’espressione “ecodesign” suona molto contemporanea, ma in realtà per ricercare le origini di questa declinazione del design in chiave ecologica bisogna tornare indietro di quasi un secolo. Erano infatti gli anni ’20 del ‘900 quando l’architetto e designer Richard Buckminster Fuller operò, attraverso i suoi progetti, una piccola grande rivoluzione, disegnando edifici, automobili e altri oggetti secondo il criterio della gestione attenta delle risorse.

La sua creazione più celebre, la cupola geodetica, rimane ancora oggi uno degli esempi più eccellenti di costruzione efficiente e a basso impatto ambientale.

Partendo da questi presupposti, oggi ha potuto strutturarsi l’ecodesign, inteso come quella branca del design che prevede la progettazione di oggetti, componenti di illuminazione e persino capi di abbigliamento sostenibili.

Che cos’è l’ecodesign: i vantaggi che offre un design più green

Ora che abbiamo chiarito che cos’è l’ecodesign, è opportuno prendere in esame i vantaggi che offre.

Nel momento in cui un’azienda decide di trasformare la propria produzione in chiave ecosostenibile, si attuano due importanti cambiamenti:

  • I prodotti di ecodesign sono frutto di una rinnovata attenzione dell’industria nei confronti delle tematiche ambientali;
  • Nonostante siano “eco”, gli oggetti di ecodesign rispondono perfettamente alla funzione per cui sono stati creati.

A ciò, aggiungiamo un terzo punto e cioè che, mediamente, l’ecodesign non presuppone prezzi eccessivamente alti (anche se questo aspetto varia in base al prestigio del brand produttore).

Le aziende che scelgono di implementare la produzione di oggetti di ecodesign, inoltre, hanno maggiori possibilità di migliorare la propria competitività, differenziandosi dalla concorrenza attraverso la proposta al pubblico di un’immagine “green” che può avere un ottimo impatto sociale.

In sintesi, i benefici dell’ecodesign possono essere così riassunti:

  • Ambientali: l’ecodesign presuppone un basso impatto sull’ambiente attraverso un utilizzo responsabile delle risorse;
  • Economici: la cultura del riciclo, fortemente promossa dall’ecodesign, così come la volontà di ridurre i trasporti – con la conseguente diminuzione del consumo di carburante e, quindi, di emissioni di CO2 – sono fattori determinanti per garantire maggiori risparmi alle aziende produttrici;
  • Sociali: implementare le creazioni di ecodesign significa offrire al pubblico un’immagine migliore, quella di una realtà che ha a cuore questioni importanti che riguardano tutti noi, come appunto è il tema dei cambiamenti climatici, accrescendo così la possibilità di ampliare il bacino dei potenziali clienti.

Cos’è l’ecodesign e quali ostacoli deve superare per affermarsi

Come abbiamo visto, l’ecodesign assicura numerosi vantaggi.

Perché allora è ancora un fenomeno relativamente di nicchia?

I motivi sono molteplici ma si tratta in ogni caso di ostacoli che possono essere facilmente superati per portare a un’affermazione capillare di questa nuova filosofia del design.

Le principali difficoltà che può incontrare un’azienda decisa a investire sull’ecodesign possono essere ricondotte a:

  • Una diffusa mancanza di know-how: i professionisti interessati al settore del design ecologico sono in costante crescita e tuttavia non ancora abbastanza numerosi da rispondere adeguatamente a una richiesta di mercato in rapida ascesa. Molte aziende si trovano dunque ad affrontare il problema della scarsità di esperti su temi ambientali e, soprattutto, sulla capacità di sfruttare in modo oculato le risorse disponibili o lavorare oggetti a partire da materiali di riciclo. D’altra parte, l’acquisizione di professionisti qualificati, essendo questi ancora una sostanziale minoranza, comporta costi maggiori per le aziende;
  • Problemi nell’implementare e diffondere a livello capillare nuove teorie e tecniche legate all’ecodesign, anche per via di una lacuna in proposito nell’attuale ordinamento giuridico;
  • Complessità incontrate nell’accesso a informazioni sulle tematiche ambientali che potrebbero risultare molto utili in fase di progettazione di prodotti di ecodesign.

Che cos’è l’ecodesign: design tradizionale vs ecodesign

Per rispondere, con estrema sintesi, alla domanda “che cos’è l’ecodesign”, bisogna dire che si tratta di una filosofia di design che propone l’inclusione di aspetti relativi alla sostenibilità ambientale all’interno del ciclo produttivo di un oggetto, accanto ad altri fattori fondamentali, come i costi, l’utilità, l’estetica, la sicurezza, la durabilità ecc.

Tra i requisiti che un oggetto di ecodesign deve soddisfare, inoltre, è molto importante la voce dei consumi, che devono essere il più possibile contenuti durante tutto il ciclo di vita del progetto, dall’idea alla realizzazione, fino all’utilizzo.

Rispetto al design tradizionale, l’ecodesign non presenta differenze sostanziali per quanto riguarda i diversi passaggi della produzione di un oggetto; la vera rivoluzione che introduce questa filosofia sta nel proporre un nuovo punto di vista, che considera l’aspetto della sostenibilità ambientale un fattore imprescindibile per la realizzazione di un prodotto di design.

Che cos’è l’ecodesign: qualche esempio

Benché l’ecodesign sia una declinazione del design ancora in ascesa, è possibile ricercare esempi di questa nuova filosofia in diversi oggetti: dal tavolo realizzato con materiali al 100% di riciclo ai contenitori per caffè edibili; dagli occhiali da sole o dagli spazzolini da denti in bamboo ai capi di vestiario prodotti con plastica riciclata recuperata negli oceani, fino alla gioielleria ecologica.

Gli oggetti di ecodesign sono molto richiesti da chi progetta una casa ecologica o intende ristrutturare casa in chiave green e secondo i criteri della bioedilizia.