Il Bonus idrico (noto anche come Bonus rubinetti o Bonus bagno) è nato con il fine di perseguire il risparmio delle risorse idriche. E’ finanziato con il «Fondo per il risparmio di risorse idriche» avente una dotazione pari a 20 milioni di euro per l’anno 2021.

Ogni beneficiario potrà richiedere un rimborso delle spese effettuate tra il 1° Gennaio 2021 ed il 31 Dicembre 2021 per un massimo di mille euro. Le spese valide per fare la richiesta devono essere tutte relative ad interventi di efficientamento idrico.

Ad oggi la Piattaforma per il Bonus idrico 2021 ancora non c’è, ma intanto sulla Gazzetta Ufficiale del 23 Ottobre sono state pubblicate le istruzioni sull’erogazione dell’incentivo. Scopriamone di più.

Quali sono i requisiti necessari per accedere al Bonus idrico 2021?

Al fine di ottenere il Bonus Idrico, i beneficiari dovranno presentare istanza registrandosi sulla Piattaforma Bonus Idrico, accessibile, previa autenticazione, dal sito del Ministero della Transizione Ecologica. Quest’ultimo ha diffuso l’informazione che la Piattaforma Bonus Idrico sarà disponibile ed attiva “entro 60 giorni dalla data di registrazione del decreto ministeriale”, quindi entro il 26 Novembre.

Possono beneficiare del bonus i maggiorenni residenti in Italia, titolari del diritto di proprietà o di altro diritto reale, nonché di diritti personali di godimento già registrati alla data di presentazione dell’istanza, su edifici esistenti, parti di edifici esistenti o singole unità immobiliari.

In caso di cointestatari o titolari di diritto reale o personale di godimento, è possibile richiedere il bonus solo previa dichiarazione di avvenuta comunicazione al proprietario/comproprietario dell’immobile della volontà di fruirne, la quale dovrà essere compilata sulla piattaforma anche con i dati del proprietario.

Il Bonus può essere chiesto per un solo immobile, per una sola volta e da un solo cointestatario/titolare di diritto reale o personale di godimento dell’abitazione.

Le spese per usufruire del Bonus devono riferirsi a:

a) la fornitura e la posa in opera di vasi sanitari in ceramica con volume massimo di scarico uguale o inferiore a 6 litri e relativi sistemi di scarico, compresi le opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti;

b) la fornitura e l’installazione di rubinetti e miscelatori per bagno e cucina, compresi i dispositivi per il controllo di flusso di acqua con portata uguale o inferiore a 6 litri al minuto, e di soffioni doccia e colonne doccia con valori di portata di acqua uguale o inferiore a 9 litri al minuto, compresi le eventuali opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti.

Documentazione richiesta per richiedere il Bonus Idrico 2021

Gli interessati, qualora non ne siano già in possesso, devono richiedere l’attribuzione dell’identità digitale.
L’identità dei beneficiari, in relazione ai dati del nome, del cognome e del codice fiscale, è accertata attraverso SPID o tramite Carta d’Identità Elettronica.
Nel corso della procedura di registrazione, il beneficiario fornisce le necessarie dichiarazioni sostitutive di autocertificazione:
– nome, cognome, codice fiscale del beneficiario;
– importo della spesa sostenuta, per cui si richiede il rimborso;
– quantità del bene e specifiche della posa in opera o istallazione;
– specifiche tecniche, per ogni bene sostituito da apparecchi a limitazione di flusso d’acqua, oltre a specifica della portata massima d’acqua (in l/min) del prodotto acquistato;
– identificativo catastale dell’immobile (Comune, Sezione, Sezione Urbana, Foglio, Particella, Subalterno) per cui è stata presentata istanza di rimborso;
– dichiarazione di non avere fruito di altre agevolazioni fiscali per la fornitura, posa in opera e installazione dei medesimi beni;
– coordinate del conto corrente bancario/postale (Iban) del beneficiario su cui accreditare il rimborso;
indicazione del titolo giuridico per il quale si richiede il bonus (proprietario, cointestatario, locatario, usufruttuario ecc.);
attestazione del richiedente ove non proprietario o comproprietario, ai sensi del DPR 445/2000, degli estremi del contratto da cui trae titolo;
– attestazione, ai sensi del DPR 445/2000, di avvenuta comunicazione al cointestatario/proprietario, identificato altresì con nome, cognome e codice fiscale, della volontà di fruire del predetto bonus;
– copia della fattura elettronica o del documento commerciale in cui è riportato il codice fiscale del soggetto richiedente il credito. Per i soggetti non tenuti ad emettere fattura elettronica, si considera valida anche l’emissione di una fattura o di un documento commerciale, attestante l’acquisto del bene, copia del versamento bancario o postale, documentazione del venditore idonea a ricondurre la transazione allo specifico prodotto acquistato, come da modello disponibile sulla “Piattaforma” .

Cause di rigetto o esclusione della domanda


Il rimborso della spesa richiesta viene esclusa nei seguenti casi:
– ove la richiesta risulti errata nella compilazione, incompleta di informazioni e/o degli allegati;
– ove a seguito dei controlli si riscontrino irregolarità rispetto a quanto dichiarato;
esaurimento delle risorse stanziate.

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