Le docce sono soluzioni flessibili, per ogni esigenza di spazio, chiuse da lastre in vetro o cristallo con profili sempre più sottili. Pronte per l’installazione o da comporre a proprio piacimento, si integrano in modo armonioso con il tuo arredo bagno.

Docce: arredo essenziale per il tuo bagno

Per la realizzazione della zona doccia, nuova o da ristrutturare, vanno innanzitutto rilevate le dimensioni del locale per decidere il posto più indicato per l’installazione della cabina, la sagoma del piatto e l’ingombro che occuperà a terra.

Occorre poi scegliere il tipo di chiusura, vincolata allo spazio a disposizione, alla posizione delle porte e degli altri arredi.

L’altezza del box doccia è in genere standard (195/200 cm), mentre per la larghezza esistono moltissime possibilità, fino ad arrivare a soluzioni su misura. In questo casi si allungano però i tempi per la consegna.

Le tipologie di installazione di una doccia

Varie sono le tipologie d’installazione di una doccia:

  • Ad angolo, lineare o stondata. Questa è la tipica soluzione salva spazio.
  • In una nicchia: intima, sfrutta un vano tra tre pareti e viene chiusa da una (se piccola) o più lastre di vetro.
  • Su un’unica parete, con chiusura su tre lati, di cui almeno uno fisso.
  • Walk-in: aperta da un lato e perciò senza ante mobili
  • Walk-through: si chiama così la soluzione “passante”, con un’unica parete fissa (o totalmente priva), abbinata ad un piatto doccia a filo pavimentato.

Quali sono i materiali più utilizzati per le chiusure delle docce?

Vetro e cristalli temperati sono i materiali più utilizzati per le chiusure delle docce.

La differenza tra i due è dovuta alla presenza, nel secondo, di ossido di piombo, che ne aumenta la densità e la brillantezza (simile a quella del diamante).

Entrambi sono preferibili ai materiali acrilici, non solo per motivi estetici ma soprattutto di sicurezza. Il trattamento termico cui vengono sottoposti ( la “tempra” consiste nel raffreddamento rapido del materiale dopo averlo portato a temperature vicine a quelle di fusione) ne incrementa la resistenza meccanica. In caso di rottura, si frammentano in piccolissime parti non taglienti (a norma EN 14428).

Lo spessore parte dai 3-4 mm, ma per una maggior resistenza è consigliabile che sia di 6-8 mm.

Sia le lastre in vetro sia quelle in cristallo temperato possono essere trattate con sistemi anticalcare che impediscono alle gocce d’acqua di depositarsi sulla superficie, facilitando così la pulizia.

Soluzioni chiavi in mano o da comporre per il tuo arredo bagno?

La “zona doccia” è una combinazione di vari elementi: piatto, chiusura, doccia vera e propria ( a mano, a colonna, soffione, ecc) e rubinetteria.  Ma è meglio una cabina preassemblata o uno spazio da comporre a proprio piacimento?

La prima è una box che integra gli elementi base e spesso altre funzioni, quali cromoterapia, musica, bagno turco. Richiede solo l’allacciamento alla rete idrica ed eventualmente a quella elettrica.

Più personalizzata è invece la soluzione svincolata, la quale consente di scegliere tra molteplici opzioni, dal box tradizionale alla doccia senza chiusure, con una colonna attrezzata, il solo soffione o entrambi.

Colonne e soffioni: elementi caratteristici per un’esperienza di benessere totale

A volte può bastar poco per dare un nuovo aspetto al tuo arredo bagno ed ottenere una zona doccia come nuova.

Soffioni e colonne attrezzate si prestano bene a questo scopo. Entrambi offrono vati tipi di getto: a pioggia, a cascata, a lama d’acqua, più o meno intensi. Le colonne possono erogare il getto anche in verticale, per un massaggio totale.

In presenza di più funzioni, viene previsto un miscelatore con deviatore a due o più “vie”. Basta ruotare la manopola per impostare la modalità desiderata.

I modelli attuali prevedono ugelli con terminali in silicone anticalcare per una pulizia facilitata. E grazie alla presenza di aeratori, che miscelano l’acqua sull’aria, si ottiene maggior risparmio idrico.

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