Il pavimento in parquet regala eleganza e stile ad un’abitazione. Sia che si tratti di un motivo geometrico, sia un motivo Chevron o di un intricato motivo a puzzle, questo caratteristico pavimento in legno richiede cura e manutenzione regolari per mantenere la sua bellezza.
Al fine di godere pienamente della bellezza del parquet è necessario pulirlo regolarmente, proprio come si farebbe con un qualsiasi altro pavimento.
Una volta posato il pavimento, è necessario pulirlo accuratamente prima di calpestarlo per la prima volta. In questo modo si rimuove lo sporco e la polvere causati dalla posa in opera e si prepara così il pavimento per un utilizzo futuro.
Per pulire il parquet, sia oliato sia laccato, si devono utilizzare prodotti specifici da stendere con un panno umido, pulito e privo di lanugine, dopo che è stato ben strizzato.
Per locali commerciali e zone particolarmente soggette a calpestìo, come corridoi, cucine e zone giorno con accesso diretto all’esterno, è consigliabile un successivo trattamento con un olio per la cura delle superfici in legno.
Il parquet, come altri legni duri, ha bisogno di cure regolari per rimuovere lo sporco, la polvere e le impurità che si accumulano quotidianamente. Dai peli di animali domestici al particolato trasportato dall’esterno, il pavimento raccoglie una varietà di detriti che è meglio rimuovere con l’aspirapolvere.
Quando pulisci il pavimento in parquet utilizzando l’aspirapolvere ti consigliamo di utilizzare sempre una spazzola con setole retrattili. In questo modo potrai evitare di rigare la superficie.
Se il tuo aspirapolvere non ha una spazzola con setole retrattili, puoi usare l’accessorio che monti almeno una spazzola morbida.
Sulle aree ad alto traffico, come ingressi e corridoi, potrebbe esser necessario passare l’aspirapolvere anche più di una volta al giorno.
L’aspirapolvere è un apparecchio molto utile per la cura del parquet ma puoi utilizzare anche altri strumenti per ottenere lo stesso risultato.
Ecco una lista di cose da fare e da evitare per la manutenzione del parquet.
La pulizia da sola non è sufficiente: prenderti cura del pavimento in parquet è fondamentale.
Indipendentemente dal fatto che il parquet presenta una finitura superficiale oliata o laccata, dovresti trattarlo periodicamente con i prodotti giusti.
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A volte piccoli sassolini sul fondo di una scarpa possono causare piccoli graffi sulla superficie del pavimento. Se quest’ultimi non sono troppo grandi, basta applicare un po’ di olio su un panno di cotone e strofinare sul graffio finché non è più visibile. Se il danno è significativo, c’è anche la possibilità di sostituire intere assi di legno, sebbene per questo lavoro è necessario l’intervento di un professionista.
Per mantenere il pavimento in parquet come nuovo, anche dopo anni di utilizzo, lo si può levigare, cosa impossibile da fare con altri tipi di rivestimento, come ad esempio il laminato.
Molti rivenditori specializzati e grandi negozi di ferramenta vendono o noleggiano attrezzature per la levigatura. Una volta completata l’operazione, il parquet tornerà a nuova vita!
Hai intenzione di mettere il parquet in casa? Contattaci e ti seguiremo nella scelta e nella posa.
Negli ultimi anni, il parquet è diventato il vero e proprio protagonista delle abitazioni. Grazie alle sue caratteristiche di isolante termico ed acustico, è una tipologia di pavimentazione molto apprezzata ed averlo in casa è il sogno di molte persone perché è un pavimento caldo, elegante e raffinato.
Il parquet tradizionale presenta costi non sempre accessibili sia per via dei materiali utilizzati sia per le tecniche e tempistiche di posa di listelli e doghe. Per questi motivi, negli ultimi anni, si è diffuso il parquet prefinito, caldo ed elegante come quello tradizionale ma meno costoso e più facile da mantenere.
In base all’ essenza che viene scelta, la varietà di parquet include colori, sfumature, finiture e venature in grado di adattarsi ad ogni contesto abitativo e di arredamento.
Negli ambienti poco luminosi si consigliano le essenze chiare. In presenza di riscaldamento a pavimento è consigliabile scegliere un parquet prefinito.
Una scelta attenta del parquet deve tener conto sia dei fattori estetici ed ambientali sia di quelli morfologici del legno. Si devono rispettare le condizioni di posa, prediligendo lo stile di posa più adatto all’ambiente. Inoltre si deve tener conto anche del trattamento del legno, in modo tale da garantirsi la maggior durata nel tempo con la minima manutenzione.
I legni utilizzati per il parquet offrono un’ampia gamma di scelta delle tonalità.
Si classificano legni rossi il merbau, essenza asiatica di colore bruno che con la progressiva esposizione alla luce, tende a modificarsi; il Doussiè Africa, essenza dorata-rossiccia, il quale si presta a differenti usi, anche nel caso di pavimenti con riscaldamento a pannelli.
Tra i legni chiari vi sono l’acero americano, un legno di colore beige chiaro, il quale presenta un livello di ossidazione molto basso; il faggio, essenza tipicamente europea, dalla tonalità rosata, che non sopporta gli sbalzi di temperatura e per questo motivo è inadatta a pavimentazioni con riscaldamento a pannelli; il rovere, un legno chiaro che, con il trascorrere del tempo, assume una tonalità giallo paglierino. Reagisce male all’umidità ed alle variazioni di temperatura ed è inadatto a pavimenti con riscaldamento a pannelli.
Rientrano nei legni scuri, il wengé-Panga, un’ essenza africana particolarmente scura, non soggetta a cambiamenti di colore anche se esposta a raggi solari; il mutenye, un’ essenza africana che si presenta in tonalità di colore diverse, dal marrone tendente al giallo al grigio tendente al nero. Si tratta di un legno resistente ma meno adatto al riscaldamento a pannelli radianti.
Tra i legni bruni vi sono l’iroko, un’essenza proveniente dall’Africa, il cui colore giallo cambia con l’esposizione alla luce. E’ particolarmente indicato per ambienti umidi, come bagni e cucine; il teak, un’essenza color tabacco di provenienza sia asiatica che africana, è estremamente resistente all’umidità, a tal punto da essere impiegato nel settore nautico. Infine l’Afrormosia, un’ essenza africana leggermente olivastra, resistente alle escursioni e pertanto ideale anche per pavimenti con riscaldamento a pannelli.
Il parquet prefinito rappresenta oggi oltre il 90% del mercato dei pavimenti in legno. Ciò è dovuto al fatto che si tratta di un materiale più resistente. A differenza del massello viene verniciato con 6/7 mani di vernice (280/350gr metro). La resistenza ai graffi è maggiore e la prima lamatura può effettuarsi anche dopo 20/25 anni contro i 10/12 di un parquet tradizionale.
Il parquet prefinito può essere in legno massello o in legno multistrato. Quest’ultimo è la soluzione più veloce ed a prezzi inferiori rispetto al tradizionale. Ha tempi brevi di posa in opera, non presenta fasi né di levigatura né di posatura. E’ composto da due strati di legno diversi, quello di supporto in legni come il Pino di Svezia, l’Abete o la Betulla. E quello di calpestio in legno nobile, di diverse tipologie, colori e venature.
Una volta garantito il livello estetico, il parquet prefinito assorbe i movimenti naturali di assestamento del pavimento, garantendone la stabilità.
Il pavimento laminato è ottenuto attraverso un processo, detto pressofusione, che sottopone ad una forte pressione i pannelli di vari materiali (resine, carta, agglomerati di legno, ).
Ogni listone è composto da una parte inferiore che funge da supporto, da una parte centrale che è formata da un pannello di fibra di legno detto HDF (High Density Fireboard), da una parte superiore a cui viene applicato un foglio decorativo, in grado di riprodurre le venature tipiche del legno ed infine da una superficie trasparente resistente all’usura del calpestio, che permette anche a colore e finiture di non rovinarsi nel tempo.
Il parquet laminato, rispetto alle piastrelle in grès porcellanato, le quali presentano una superficie fredda al tatto, riesce a riprodurre una sensazione di calore più simile al legno.
La tecnica di posa utilizzata è quella flottante senza colla. I listini vengono fissati tra loro attraverso un meccanismo di incastro a click e appoggiati su un materassino fonoassorbente ed una barriera vapore (foglio di nylon).
Inoltre il laminato può essere posato su una pavimentazione già esistente, purché livellata, regolare ed asciutta. Una volta posato, non richiede particolari trattamenti.
Grazie ai processi con cui viene prodotto ed alle caratteristiche del film con cui si realizzano le finiture, il parquet laminato è un pavimento resistente sia al calpestio, sia alle grandi sollecitazioni, sia all’ azione dei raggi UV ed all’ ossidazione. Nelle versioni top di gamma, è idrorepellente e non assorbe l’umidità. Prende fuoco solamente quando è in contatto diretto con la fiamma.
Per la pulizia ordinaria sono necessari un panno bagnato ed un detergente apposito. Si tratta di un pavimento facile da pulire grazie anche alla sua caratteristica di antistaticità (attira poco la polvere) ed al suo strato protettivo che lo protegge da macchie, urti e graffi.
Rispetto ad un pavimento in legno, il costo del laminato può essere inferiore avendo comunque una pavimentazione in grado di riprodurre fedelmente gli effetti del legno e non solo.
Al fine di avere un buon prodotto ed un’ottima resa estetica è necessario affidarsi a ditte specializzate come noi di Ristruttura Interni che forniamo materiale di prima scelta e di ottima qualità.
Il parquet massello viene fornito grezzo e da levigare ed asciugare dopo la posa. Negli anni questa tipologia di parquet mantiene intatta la sua bellezza.
Presenta una composizione in puro legno nobile con spessori che variano da 12 a 22 mm. Le liste, in una vasta gamma di dimensioni e di specie legnose, vengono fornite allo stato grezzo, ossia da levigare e lucidare dopo la posa e prima di essere calpestate.
I prezzi del parquet massello ed i tempi per la posa, la levigatura e la verniciatura sono maggiori rispetto ad un parquet prefinito. Prima dell’utilizzo del pavimento, occorre attendere almeno 40 giorni.
Vuoi realizzare un pavimento in parquet nella tua nuova abitazione? Questa soluzione è pratica, elegante ed adatta ad ogni tipologia di interni.
Lo scopo della levigatura del parquet, ha come obiettivo quello di riportare la pavimentazione ad uno stato originario, pregiudicato dall’usura e dal tempo.
Dunque la levigatura deve essere effettuata solo saltuariamente, con una distanza di almeno 8/12 mesi tra l’ una e l’ altra. Per intervenire ordinariamente sul parquet è sufficiente impiegare prodotti, come ad esempio le cere.
Per procedere con la levigatura di un parquet è assolutamente consigliabile affidarsi a mani esperte e non provare con tentativi fai da te che potrebbero portare all‘inevitabile danneggiamento della superficie in legno.
Per lucidare il parquet serve l’attrezzature adeguate e tanta esperienza nel settore, queste sono dunque, le due caratteristiche da ricercare in un’azienda che opera nel settore. Inoltre, i costi, per niente elevati, variabili a seconda della ditta scelta, si aggirano tra i 20 e i 45 € al mq: questa rappresenta una spesa irrisoria se si considera l’ottimo risultato che raggiungerà il parquet, anche quello più rovinato, dopo il trattamento diventa nuovo e luccicante.
Il parquet è un materiale eterno, solo con la manutenzione ordinaria tramite la cera da farsi una volta al mese e la levigatura parquet da realizzarsi ogni 8/10 anni questo materiale rimane quotidianamente nuovo e caldo, come solo il legno sa essere.
È consigliabile levigare il parquet quando la casa è libera da persone e cose, in questo modo il prezzo della levigatura sara piu basso rispetto allo stesso ambiente ammobiliato.
Nella finiture di pavimenti in legno ci sono due grandi categorie di prodotti: la prima sono gli olii e la seconda sono le vernici. Ognuna di queste categorie ha poi delle sottodivisioni che non vanno confuse perchè c’è una enorme differenza in termini di naturalezza dell’aspetto e di resistenza al calpestio, all’abrasione e alla macchia del pavimento in legno.
Ovviamente bellezza e resistenza sono una coperta che se tirata da un lato scopre dall’altra….quindi cercheremo di fare chiarezza in merito a quale finitura sia auspicabile tenendo conto anche della minore manutenzione possibile del parquet: argomento che piace molto alle casalinghe che si apprestano a decidere per quale pavimento optare quale suolo della propria casa.
Innanzi tutto gli olii hanno per definizione un aspetto più naturale, sono normalmente impregnanti, ossia penetrano nella fibra del legno, mentre le vernici si dice che “filmano”, ossia formano una pellicola colorata (o trasparente secondo la necessità estetica) sulle plance di legno.
Come produttore di pavimenti prefiniti in rovere il sottoscritto ha una preferenza che accorda le due strade, ossia colorazione ad olio di ultima generazione e poi una finitura a vernice trasparente. Infatti gli olii di ultima generazione sono modificati in modo da essere sovra verniciabili e rifiniti con una pellicola invisibile che conferisce loro una resistenza assoluta. Questa pellicola può essere calibrata in lucentezza o opacità.
Tra gli olii ci sono quelli naturali che si possono rifinire e proteggere con una doppia mano di olio (molto labili), oppure con delle cere (più resistenti) o con una speciale finitura bicomponente che aggiunta all’olio ne indurisce la superficie.
Alcuni prodotti sono olio-cerati, ossia hanno già incorporata nella parte pigmentata del prodotto una quantità di cera liquida che si solidifica in superficie. Infine ci sono vernici olio uretaniche che però conoscono sempre meno successo per via della componente volatile (solvente). In ogni caso sono soluzioni che vanno manutenzionate e ripresi nel tempo e periodicamente (da una volta al mese a una ogni trimestre) con prodotti specifici di manutenzione.
Tra le vernici, finitura che non necessità di manutenzione e si pulisce come una normale pavimentazion, ci sono poi quelle monocomponente e quelle a due componenti…si possono praticamente ottenere colori specifici fino a replicare qualunque tinta della scala Ral….e se diluiti possono avere anche un gradevole aspetto naturale mostrando in trasparenza le venature e le fiamme e i nodi del legno.
Ma solo gli olii enfatizzeranno e mostreranno in tutta la loro naturale spontaneità i disegni che la natura crea in maniera fantasiosa e sempre diversa su ogni plancia del vostro futuro pavimento in legno.
Autore: Parquet Sartoriale
La settimana scorsa abbiamo parlato dei pro e dei contro dei diversi materiali per il pavimento nel nostro articolo “Come scegliere il pavimento per la casa”, oggi approfondiamo il pavimento in legno che contribuisce a conferire agli ambienti un particolare senso di:
• ampiezza;
• raffinatezza;
• calore;
• robustezza,
rendendo gli ambienti accoglienti, con le mille sfumature del legno stesso.
I processi di stagionatura, in particolare, garantiscono l’inalterabilità, l’esaltazione dei colori, venature e matericità delle singole essenze. Con il parquet si ottengono i migliori risultati in termini di:
• praticità;
• indeformabilità;
• durata nel tempo.
• bellezza;
1) La finitura ad olio è quella, solitamente, tradizionale, elastica, resistente e trasparente, realizzando il compromesso ideale tra funzionalità ed estetica.
2) La finitura a cera è quella, invece, che lascia intatto il colore naturale del legno, conservando l’aspetto opaco ed originario della materia utilizzata.
3) La finitura con vernici ecologiche, ed in modo particolare con finitura industriale ad alta resistenza è quella particolarmente indicata per ambienti intensamente trafficati, come uffici a pianta aperta, negozi, corridoi, hall di alberghi e quindi locali pubblici.
E’ ovvio, che nel tempo, occorre affidarsi ad una linea di prodotti specifici per la pulizia e la manutenzione di questi pavimenti.
Pavimentazione sopraelevata, con struttura di sottofondo: questa tecnica è quella classica, dove la struttura di sottofondo può essere flottante o fissata sul supporto, ovvero con o senza incollaggio al sottofondo stesso;
Pavimentazione diretta, posata mediante incollaggio al sottofondo: questa tecnica è molto recente poiché è nata nel 1984, basata sul concetto di supporto a fibre compensate.
La scelta della tecnica di posa in opera più opportuna per l’ambiente che si vuole pavimentare è essenziale, poiché si ottengono:
• elevata stabilità dimensionale dei pannelli;
• riduzione dei giunti di dilatazione;
• tempi di posa in opera più ridotti;
• migliori risultati estetici.
Il laminato è un prodotto in doghe da posare con semplice incastro, anche sopra ad una pavimentazione pre-esistente.
E’ un prodotto realizzato sempre con materie prime ad alta qualità, ed è resistente all’abrasione, agli urti, all’umidità, alle macchie, alla luce ed alle bruciature di sigaretta.
E’, inoltre, inattaccabile da qualsiasi micro-organismo, non contiene sostanze nocive, ed è facile da pulire e non richiede manutenzione.
Il risultato finale, infine, che scaturisce dall’utilizzo di tutti questi materiali, si ottiene ovviamente:
2. con materiali certificati,
ottenendo sensazioni antiche, senza rinunciare alla sicurezza di un materiale di avanguardia.
Abbiamo visto il pavimento in parquet e il pavimento in laminato, anche tu hai scelto come il pavimento il parquet per le camera da letto?
Autore: Architetto Daniela Santagata
E’ abbastanza diffusa l’idea che una ristrutturazione abbi un costo notevole. Ma è possibile realizzarla spendendo poco e mantenendo standard elevati.
Se intendi ristrutturare la tua casa con un progetto a basso costo, segui i nostri consigli:
Se vuoi ristrutturare casa ed hai un budget limitato, perché non disegni tu stesso il progetto?
Se le opere da realizzare non prevedono la presentazione di documentazione al Comune, come ad esempio, accade per i lavori che prevedono la CILA, puoi farlo te senza problemi. Stesso discorso vale per i progetti in cui la ristrutturazione è piuttosto invasiva ed è necessario che il professionista prepari il progetto da sottoporre al Genio Civile, come nella SCIA.
Se la ristrutturazione non prevede l’abbattimento di pareti e tramezzi, l’apertura di nuove porte e finestre ed il rifacimento dell’impianto elettrico, idrico o di riscaldamento, il progetto dei lavori puoi farlo anche autonomamente, basandoti sulle tue esigenze abitative.
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Pensare alla moquette vi fa subito venire in mente un interno in stile anni ’80? Non è detto. Rivestire il pavimento con la moquette, infatti, è una scelta che, se ad alcuni può apparire del tutto fuori moda, per altri offre numerosi vantaggi.
Scopriamo allora insieme quali sono i pro e i contro della moquette in casa.
Diciamo la verità: rivestire il pavimento con la moquette, nel XXI secolo, è una scelta coraggiosa. Tuttavia, la moquette può riservare grandi sorprese, soprattutto in termini di originalità dell’arredamento, aggiungendo carattere e personalità alla casa, sia che essa sia improntata su uno stile classico sia moderno e formale che, infine, casual.
In altri termini, la moquette, contrariamente a quanto si possa pensare, è un tipo di rivestimento estremamente versatile, in grado di integrarsi senza difficoltà tanto al mobilio più sobrio e rigoroso quanto a quello più barocco.
Quale che sia lo stile della vostra casa, optando per il rivestimento dei pavimenti con la moquette una cosa è certa: chi varcherà per la prima volta il vostro uscio non potrà rimanere indifferente alla sua morbida presenza.
Piastrelle e pavimenti in legno rappresentano una soluzione comoda e pratica, senza contare le infinite combinazioni possibili che si possono ottenere dal punto di vista estetico.
Non bisogna però dimenticare che si tratta pur sempre di superfici dure e, chi trascorre molto tempo in casa e sbriga numerose faccende, sa bene come a fine giornata ci si senta i piedi stanchi e doloranti e, magari, si avverta un po’ di fastidio anche alle ginocchia e persino alla schiena.
Ciò accade perché ogni passo che si compie su una superficie dura ha un impatto, seppur lieve, sulle articolazioni.
Rivestire il pavimento con la moquette, al contrario, rappresenta un’opzione estremamente confortevole, perché la superficie morbida attutisce il contatto tra i piedi e il terreno, con una conseguente riduzione del fastidio articolare.
La moquette è comoda anche se ci si vuole sedere o sdraiare a terra, accrescendo così il vostro comfort domestico.
Quante volte vi è capitato di risvegliarvi e provare quella sensazione di leggero fastidio appoggiando i piedi nudi sul pavimento freddo? Bene, con la moquette questo problema non sussiste, perché rappresenta un eccellente isolante termico.
Durante i mesi più freddi dell’anno, inoltre, contribuisce a ridurre la dispersione di calore, consentendovi anche di risparmiare sulle bollette.
Le case in cui è presente la moquette sono generalmente più silenziose, perché questo tipo di rivestimento attutisce molto i rumori, incluso il calpestio.
La moquette può dunque essere una valida opzione nel caso in cui si abbiano bambini piccoli che magari giocano in casa, lasciando ai piccoli la libertà di divertirsi ma senza arrecare troppo disturbo ai vicini di casa.
Soffice e morbida, la moquette è anche più sicura del pavimento in piastrelle o del parquet, perché se si cade accidentalmente il rischio di procurarsi ferite è minore.
Rivestire il pavimento con la moquette è una scelta anche relativamente a basso costo, nel senso che posarla non richiede una spesa eccessiva ma al tempo stesso bisogna considerare che la sua durabilità è inferiore rispetto a piastrelle e legno e che quindi va cambiata più spesso.
La moquette offre molti vantaggi, però ha anche dei contro. Vediamo allora i possibili motivi per cui scartare l’idea di rivestire il pavimento con la moquette.
Tappeti e moquette sono confortevoli, aggiungono personalità all’arredamento e offrono un notevole impatto estetico, ma non bisogna dimenticare che nelle fibre del tessuto si nascondono diversi germi, che possono sì essere facilmente debellati con la pulizia al vapore ma non tarderanno a riformarsi di nuovo sulle superfici.
La moquette, inoltre, trattiene anche polvere e pollini, che possono accrescere i sintomi di allergia.
Rispetto a parquet e piastrelle, la moquette è molto più soggetta a usura e va sostituita con maggiore frequenza.
A livello estetico, inoltre, può essere depenalizzante il fatto che le parti usurate si concentrino in alcuni punti della casa (ovvero nelle zone dove si passa più spesso, come per esempio il corridoio), creando così uno sgradevole effetto a macchia di leopardo.
Se si ha la moquette in casa, poi, non bisogna dimenticare di togliersi subito le scarpe perché i micro sassi che si annidano nelle scanalature delle suole fungono da vere e proprie lamette, tagliando le fibre del tessuto.
Un’altra ragione per cui occorre ponderare con cura la scelta di rivestire il pavimento con la moquette è che questa richiede molto tempo e impegno per quanto riguarda la sua manutenzione: è infatti necessario non solo passare frequentemente l’aspirapolvere (anche due volte al giorno se si hanno animali domestici) ma anche intervenire tempestivamente nel caso la superficie si macchi con prodotti specifici.
Rivestire il pavimento con la moquette è dunque una scelta originale o nostalgica?
In qualunque modo la pensiate, la moquette rimane comunque un’opzione interessante per il rivestimento delle superfici, sotto diversi punti di vista.
Per prendersene cura al meglio, è buona norma adottare alcuni semplici accorgimenti, tra cui:
Un tempo realizzata solo nelle dimore più prestigiose, oggi la boiserie è un elemento decorativo alla portata di tutti: le opzioni di scelta per quanto riguarda materiali e lavorazione, infatti, sono molteplici e la gamma di soluzioni è molto ampia e accessibile per qualunque tipo di budget.
La boiserie nasce nel Medio Evo, nei castelli e nei palazzi dei nobili, con un duplice scopo: impreziosire l’arredamento da un lato e favorire l’isolamento termico dall’altro.
Non dimentichiamo che un tempo le grandi dimore erano estremamente fredde e umide e la notevole dimensione degli ambienti rendeva inevitabile la dispersione di calore. Ecco allora che utilizzando uno dei materiali naturali da sempre più utilizzati – e apprezzati – nell’edilizia, ossia il legno, iniziarono a essere lavorati pannelli per coprire le pareti, in modo da mantenere le stanze il più calde possibile.
Non a caso, le prime boiserie comparvero proprio negli ambienti in cui è necessario trattenere maggior calore, come le stanze da letto o gli spogliatoi. La nascita ufficiale della boiserie si fa risalire al XIV secolo, come elemento decorativo e funzionale delle dimore nobiliari francesi: da questo momento in poi, l’arte di rivestire le pareti con pannelli in legno si diffuse rapidamente in tutta Europa, trasformandosi nel corso del tempo sia per quanto riguarda gli stili sia rispetto alle tecniche di lavorazione.
Il legno è un materiale che trasmette calore, sia tecnicamente che a livello decorativo; per questo motivo, le prime boiserie furono realizzate interamente in legno e coprivano quasi per intero le pareti delle stanze.
Con il passare dei secoli, la lavorazione dei pannelli in legno si è fatta sempre più complessa e articolata: è dunque possibile ammirare dalle boiserie più “semplici”, con pannelli intarsiati a forma quadrata o rettangolare, a decorazioni estremamente complesse, finemente intagliate con motivi barocchi o in stile liberty. La boiserie in legno è molto apprezzata anche oggi, in declinazione moderna, e si caratterizza per linee semplici e sobrie, in grado di integrarsi perfettamente con uno stile contemporaneo ma comunque capaci di donare agli ambienti della casa un inequivocabile tocco di eleganza e raffinatezza.
Nelle abitazioni moderne, dotate di riscaldamento, la funzione isolante della boiserie può anche venire meno, a tutto vantaggio dell’aspetto decorativo. Di conseguenza, non c’è più bisogno di rivestire completamente le pareti, ma si può optare anche per una boiserie che ne copre solo la metà.
Una terza soluzione, molto interessante, consiste nel fare un mix, realizzando la boiserie a metà parete per tre lati della stanza e allestendola invece per intero nella parete rimanente, magari dove si trovano la porta, una nicchia o un passaggio aperto verso un altro ambiente.
Volendo, si può anche abbinare la boiserie in legno alla porta stessa, creando così un effetto all over di grande impatto estetico. Un’altra idea per un’applicazione contemporanea della boiserie in legno è il matchboarding, che consiste nella posa – verticale oppure orizzontale – di listelli di legno lunghi e stretti o, in alternativa, l’applicazione degli stessi listoni utilizzati per il parquet anche sulle pareti, dando così al rivestimento degli ambienti un’unica soluzione di continuità.
Le moderne boiserie, oltre a essere più decorative che funzionali, non si limitano ad arricchire ambienti come stanze da letto o spogliatoi, come un tempo; si può dunque ricorrere alla boiserie anche per impreziosire soggiorni, cucine, corridoi o addirittura bagni.
Anche il contesto in cui si applica la boiserie è cambiato nel corso della storia: se una volta questo tipo di decorazione era circoscritto perlopiù all’ambito residenziale (con eccezione, magari, di qualche museo o biblioteca) ai giorni nostri possono essere realizzate boiserie anche in uffici, enti pubblici, bar, ristoranti e alberghi, facendo così di questo elemento una delle decorazioni più versatili ed esteticamente apprezzate in assoluto.
Realizzare una boiserie in legno comporta senza dubbio un consistente investimento economico, sebbene i costi possano variare in relazione sia al tipo di legno utilizzato sia alla lavorazione dei pannelli.
Fortunatamente, oggi il settore edilizio offre ampia scelta rispetto ai materiali da utilizzare per l’arredamento domestico e, per chi non vuole una boiserie in legno, esistono numerose alternative. Una delle più semplici da realizzare consiste nella boiserie eseguita direttamente sul muro: è sufficiente applicare cornici in gesso oppure in polistirolo per definire la forma e il motivo della decorazione e passare poi una o più mani di smalto, ottenendo così lo stesso effetto estetico di una boiserie tradizionale ma con una spesa nettamente minore.
Lo smalto, inoltre, può essere pulito facilmente, perciò in caso di macchie sulla parete è sufficiente passare un panno o una spugna umidi e asciugare poi con uno straccio. Un altro materiale che può essere utilizzato per creare una boiserie è il gres porcellanato.
Oggi le piastrelle in gres effetto legno sono molto diffuse, poiché assicurano molti vantaggi: resistenza, facilità di pulizia, eccellente resa estetica, durabilità. Una boiserie moderna realizzata con listoni in gres effetto legno, pertanto, non avrà nulla da invidiare a una decorazione in vero legno e, inoltre, è più resistente, economica e si mantiene con maggiore facilità.
Qualsiasi materiale si utilizzi per realizzare una boiserie – legno, gres oppure smalto da applicare direttamente sul muro – non dobbiamo dimenticare che può essere verniciato del colore che preferiamo.
Generalmente, soprattutto se si tratta di boiserie che rivestono la metà inferiore della parete, una soluzione molto diffusa consiste nel creare un contrasto con la tonalità della metà superiore. Per esempio, in una stanza che ha soffitto e pareti bianchi si potrebbe optare per un colore acceso per la boiserie o viceversa. Per chi preferisce un ambiente più sobrio, invece, un’idea è dipingere la boiserie dello stesso colore delle pareti ma declinato in una tonalità più chiara o più scura.